di Mauro Romanenghi
In questi ultimi anni è oramai in voga la presentazione uno per uno dei protagonisti delle semifinali e finali pomeridiane. Che non sarebbe neanche male, come idea. Poi però si esagera e si fa questo mini video abbastanza ridicolo. Anzi, per alcuni diventa proprio ridicolo, visto che si esibiscono in ameni balletti. Direi un’esperienza minivideo fallimentare, ma purtroppo conoscendo i personaggi, toccherà sorbircela per sempre. Come non bastasse, abbiamo pure la musica dal vivo. Probabilmente questo quartetto sarà famosissimo in tutta l’Ungheria, ma suona una patetica lagna per accompagnare gli atleti alla premiazione. Lo salva solo la bellezza della violinista, che ovviamente sta in primo piano. Insomma, dal mio personale cartellino, stroncatura su tutta la linea.
Oggi musica di lagnanza, nel parterre azzurro.
Iniziamo dalla Panziera che ci racconta con un mezzo giro di parole che sta preparando Roma. Ora, ci siamo capiti che questo mondiale l’hanno piazzato qui tra il lusco e il brusco. Però c’è e visto che c’è ed è un mondiale si deve onorare preparandolo al meglio. Perché un Mondiale è più importante di un Europeo, anche se lo fanno nel tuo condominio. Soprattutto se, svegliandoti prima senza lagne, vai prenderti un bronzo che ieri dicevi fuori portata: se non ci credi tu, chi altri? Male, molto molto male.
E arriva anche la Pilato ci conferma che non è al top. Va beh, facciamocene una ragione. Basta che domani metta la mano davanti.
Quadarella…non è in forma pure lei. Però ci mette la grinta, e sfiora l’argento. Almeno una che ci crede, oggi, la troviamo.
Dopo tutti gli spareggi persi, oggi è il giorno delle squalifiche. Si vede che ai ragazzi piace fare gruppo.
Ceccon sei record italiani, più il mondiale dei 100, un oro e un bronzo, e domani la finale dei 50 dorso e una staffetta che ha il dovere di fare bene. Anche solo perché l’ha detto Burdisso.
Oggi guardiamo le gare io e mia moglie, e subito parte la stoccata in flèche. Premiazione dei 200 dorso: “ma queste si chiamano Bacon e White, ma dove le trovano con questi cognomi”?

Sempre alla premiazione, sempre mia moglie: “ma questa che ha vinto è la regine delle nerd, con questi occhiali. Tipo la secchiona che se li toglie e diventa figa.” Al che inquadrano una signora che imbraccia il canguro mascotte e lei fa “questa è sua madre, sono uguali”. Io rispondo: “ma no è la madre della McKeown”. Ovvio, infatti la vincitrice dei 200 dorso è la nerd Kaylee McKeown. Mai discutere con la moglie.
“E niente, comunque anche questa Bacon è una bella manzetta eh!”
Milak visibilmente infastidito dalla prestazione cronometrica dopo l’arrivo si volta verso il suo pubblico: e come mostrarsi infastidito se ti adorano in diecimila? E allora, cambia faccia, saluta e sorride come fosse il papa. E bravo il nostro cioccolato Milak.

Gli USA cominciano a prendere il vizietto di perdere le staffette contro gli australiani. Male, anzi malissimo, finendo pure dietro i taglialegna canadesi.
Due parole sulla Ledecky, le prendo pari pari da mia moglie: “questa si è rotta di sentir dire che è in crisi, e guarda che gara ti fa”. Esatto.
Lani Pallister finisce qua il suo mondiale in panchina per il COVID. Chissà se tornerà ai Mondiali di salvamento a Riccione. Probabilmente no, ma sarebbe stato bellissimo!
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