Campionato italiano di categoria di salvamento – Promossi, bocciati e rimandati

Felicità è anche un piatto di pasta ben fatto…

di Mauro Romanenghi

E insomma anche quest’anno è finito…o no? Perché non si capisce mai se il Mondiale è l’inizio della nuova stagione o la fine di quella vecchia. Ma intanto parliamo un po’ di questo campionato: che devo dire io ho visto per metà; per motivi personali infatti ho assistito solo alla parte dei più giovani (se sono personali, non ve lo dico…se no che personali sono?).

Quando sono partito ero un po’ prevenuto. Il perché è presto detto: i miei colleghi mi hanno detto che l’alloggio e il vitto non erano propriamente di grande qualità. Ora io sono come S. Tommaso: devo sbatterci contro per capire se quello che sento sia vero. Lo so, manco di fiducia e in genere faccio benissimo, dato che la mia fiducia nell’umanità nell’ultimo periodo è alquanto mal riposta: nel mondo in genere, al lavoro, nella parentela e anche in quello che tenta di superarmi in autostrada. Anche la mia tolleranza, ne consegue, si è azzerata. Devo dire, per salvarvi un po’ la faccia, che non tollero neanche me stesso, quindi siamo pari.

Insomma tiriamo un po’ le somme.
La vasca di Gorizia non è certo il massimo, bordi bassi col rialzo, i tavolini per fare super (e non saliteci sopra, che si rompono!!!), l’acqua di quel colore un po’ così…però tutto sommato ho visto di peggio. E il contorno è piacevole: prato, ombrelloni, alberi per proteggersi, gazebo pronti e posto dove mettere i propri, una tribuna abbastanza spaziosa e coperta (poco, ma alla fine è estate). Insomma, tutto come lo ricordavo e direi che la location è promossa. E allora?

Faccio intanto una premessa: non critico qui gli addetti, di ogni ordine e grado, che si sono prodigati per i ragazzi e anzi li ringrazio. Hanno fatto il possibile: più che promossi.


Ma se accogliamo mille atleti, dobbiamo metterli in condizioni diciamo normali. E qui non ci siamo, e nessuno era contento. Perché un ostello della gioventù, sebbene dignitoso, non è fatto per le nostre esigenze. E’ vero, ci adattiamo a tutto, ma adattarsi non vuol dire che tutto vada bene: anche se siamo in Slovenia, mangiare come se fossimo al refettorio della mensa aziendale (con tutto il rispetto della mensa aziendale che ringrazio di esistere) non è il massimo, con i turni da mezz’ora manco in catena di montaggio e soprattutto la scelta del cibo, che è stata zero. Non vogliamo il grand hotel, ma nemmeno il carcere. Insomma, sistemazione rimandata e alimentazione, diciamolo, pure. Immagino chi fosse vegetariano, o celiaco, o qualsiasi altra cosa. 

Rimandiamo pure il pranzo in piscina: che va bene per il camp estivo, ma non certo per chi gareggia. E sorvolerei sul prezzo: bocciato.

Un ultimo appunto, il bar: fantastico, sembrava di essere al bar in spiaggia…però…se mi dicono che hai aumentato l’acqua del 50% dal giorno prima…chi mi dice che non hai aumentato anche il resto? Non si fa così, quando arrivano dei ragazzi e dei bambini. Bar promosso, concorrenza sleale bocciata.

Al bar sono pure riuscito ad avere una discussione con una gentile (epiteto ironico) signora che mi ha strappato la sedia da sotto il sedere. Chiedere è lecito, rispondere è cortesia. Sarà il caldo, ma continuo a ritenere che l’umanità avrà vita breve.

E adesso le competizioni. Io ne ho viste poche come detto. Però i fatti parlano da soli. Tre soli record italiani contro i tredici di Milano che vedevano ben due record assoluti e un record del mondo. Mettici che fa caldo, tanto caldo. Mettici le condizioni disagiate, in cui devi rimanere tutto il giorno in piscina. Mettici che la vasca probabilmente non è la più veloce del mondo. Mettici che oramai siamo alla fine della stagione. Ecco la somma è presto fatta. Eppure dai qualcosa di buono si è visto. Molte gare sono state combattute, e seppure in tutte le categorie abbiamo visto qualcuno imporsi più volte, la differenza tra andare sul podio e arrivare ottavi oramai può essere di pochi centesimi: e questo dimostra come il movimento si stia alzando di livello anche nelle categorie dei più giovani come gli Esordienti A.

I Ragazzi, che avevano dato pochi segnali ad aprile, di certo hanno fatto molto molto meglio e di questo sono contento. I nomi li potete trovare sul sito, però devo dire una cosa: nella categoria Ragazzi e se devo andare dove non ho visto nulla soprattutto nelle Junior femmine spiccano i nomi degli atleti delle Rane Rosse di Emanuele Vagaggini, che hanno conquistato quasi tutti i titoli: e questo, diciamolo, un caso non può essere; diamo a Cesare quel che è di Cesare e agli atleti di Emanuele gli altri sesterzi.

Segniamoci il nome di Martina Laurenti: dal trasporto alle pinne, dalle Alpi alle Piramidi, da Gorizia a Milano, questa ce la fa sempre. Nonostante il metro e sessanta scarso, oserei dire.

Simone Locchi continua qui il suo giro del mondo in sessanta giorni. Da Bucarest a Birmingham, da Gorizia a Roma, manca solo Riccione fra un mesetto e poi gli ottantamila Km li abbiamo fatti tutti.

Masha Giordano sigla il record mondiale giovanile del torpedo e con quello delle pinne Esordienti A della Giuliani sono due primati per l’Athena Bracciano: gli unici due individuali della manifestazione. 

L’allenatore della SAFA ci fa sapere che le imprese della doppia coppia Vivalda-Mancardo finiscono con questo record italiano assoluto della 4×50 mista. Un 1’27”93 che merita di essere citato, perché unico nel suo genere. Noi ci auguriamo che si sbagli…ma se così non fosse, auguri a Davide per il suo futuro e complimenti, ragazzi!

Allora di sicuro sono regolari, però secondo me spendere 50 euro e più per delle pinne di gomma dura da salvamento (che tanto commerciali non sono, poi, anche se sicuramente più performanti) per gli Esordienti A mi sembra esagerato. Poi ognuno può scegliere quello che vuole: i soldi e le gambe dei bambini non sono miei.

Salute!

Arrivo in piscina e tutti mi rinfacciano che sono stanchi, che fa caldo, che io arrivo bello riposato e loro sono sconvolti da due giorni di caldo. Non lo metto in dubbio e allora passo all’azione al bar. Chi mi ha voluto bene mi ha seguito, e non se ne è pentito. Vista l’alimentazione carceraria, un piccolo diversivo ce lo si può permettere: alla salute!

Credit photo Mauro Romanenghi

F/O144 – FuoriOnda – Parigi 2024: Paralimpici work in progress!

work in progress to Paris2024

di redazione Podcast

Conduce la blogger Laura Vergani con la collaborazione redazionale di Mauro Romanenghi,
tecnico della IN Sport Rane Rosse, Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, Andrea Longobardo il
nostro Astrolifesaver di fiducia e come sempre Marco Agosti in redazione.

Ospiti di oggi Riccardo Vernole DT della nazionale di nuoto paralimpica; Matteo Poli in
qualità di videoanalista; Ilario Battaglia delegato FINP Emilia Romagna; e vari atleti coinvolti
in questo camp, tra questi: Margherita Sorini e Massimo Resta, che si raccontano ai nostri microfoni.

Tanta tanta carne al fuoco oggi! Siamo a Modena dove la nostra Laura Vergani si avventura
per intrufolarsi nel camp dei paralimpici dove si lavora con i giovani in vista di Parigi 2024,
come ci aveva già raccontato Federica Fornasiero. Oltre a salutare tanti amici (ma non li
sentiremo tutti, altrimenti la puntata durerebbe tre ore) parliamo con il DT della nazionale
italiana, con il videoanalista (ma che è un tecnico modenese ben conosciuto, Matteo Poli) e
con due ragazzi convocati nella piscina Dogali (che si pronuncia Dògali così fughiamo ogni
dubbio).
La FINP cerca nuovi talenti, ma anche nuovi tecnici, per continuare quel percorso che è
iniziato, non finito, ai Giochi di Tokyo. E il percorso passa anche da questi training camp:
sentiamo insieme ai protagonisti come fervono i lavori!

Tutto questo e altro solo su Fuorionda, il podcast sul nuoto…e non solo!

Montaggio a cura di Margherita Manni di Lifesavinginitaly.

Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.

Puntata registrata il 25 febbraio 2022

credit foto: ufficio stampa Comune di Modena.

Campionati assoluti di salvamento 2022: Assolutamente perfetti

SL15
Quanto hai ragione, Fabio!!!

di Mauro Romanenghi

Vi chiedo scusa per il ritardo con cui scrivo ma c’è tanto da fare e poco tempo per farlo. Come dice la frase di Fabio, che ha tanto ragione.

Quest’anno sono tornato agli Assoluti. 
Avevo deciso di non andarci, ma alla fine ci sono stato per vari motivi. 
E’ sempre bello vedere le gare dal vivo, poi avevo due bambini da accompagnare per il GP, alla fine mi sentivo un po’ lo zio. Avevo pure una atleta senior, che quindi ha fatto da zia pure lei (la zia giovane, quelle che ti comprano la borsetta di Hello Kitty).
Poi rivedi sempre con piacere gli amici, gli altri allenatori, i gelatai (ma quest’anno ho fatto il bravo, neanche un gelato e poi faceva freddo), il fritto misto e la piadina.
Insomma mille motivi per venire, pochi per restare. Allora sono partito e naturalmente mi sono fatto ore di coda per incidente, lavori, pioggia intensa. Neanche i follower del Giro sono così sfigati.
Devo dire ho visto anche gare molto belle, alcune di altissimo livello, a partire da…subito.

Giulia Vetrano ritocca il suo primato europeo, aprendo subito il gas delle competizioni. Dalle Olimpiadi agli Assoluti di salvamento, noi vogliamo che Giulia ci continui a stupire, facci un 200 stile in 1’55” Giulia!

Sono partito carichissimo di aspettative per i risultati che avrei visto. Mi sarei aspettato tanti record, ma mi sono dimenticato che si fanno diciotto gare in tre giorni. Batterie, finali staffette, lanci della corda, mista, mista mixed…di tutto di più. Difficile fare tanti record. Ma a Helene Giovanelli questo non interessa e ci delizia ogni volta con un primato. Dal posto assegnato oramai a vita alla sua squadra, la famiglia Rigatti esulta. Oramai quel terrazzino di Riccione è tutto a macchie bianche, verdi e blu, i colori di Amici Nuoto Riva.

La cosa incredibile di questi campionati è che fino a poche ore prima, nella prima pagina della FIN, non ve ne era traccia. E non ve n’è traccia se non in qualche nota a margine. C’è stato pure un record mondiale, realizzato da una staffetta che sembra composta dai fratelli Dalton (vanno da un altezza di 190 cm fino a 150…se non ci credete, ho la foto sotto). Ma la FIN ha continuato imperterrita a trascurare l’evento. Certo c’è il bel bannerino in prima pagina. Ma uno straccio di immagine? In Lombardia siamo riusciti a fare lo streaming del Campionato regionale Esordienti B. Direi voto zero all’iniziativa FIN, e un po’ braccino corto che neanche la profonda Brianza. Diventeremo i più ricchi del cimitero, come diceva Mondonico.

Se non sono i fratelli Dalton questi!

Pure alcune sorprese…come la vittoria di Pirola nel super. Il suo primo titolo Assoluto, con una gara coraggiosa, all’attacco nella parte iniziale e a resistere al ritorno di Ippolito: che si ricorda ancora come si fa super ma non basta per vincere, stavolta.

Contava tanto qua fare i tempi per essere convocati. Ci riescono Ippolito, Fabretti e Lanzilotti tra i Senior, ci riesce la Dibellonia nei giovani e ci riesce Locchi Simone da Roma (perché nonostante quello che dice la FIN non è lombardo, ma se vuole lo adottiamo). Tattica tutta personale la sua: a tuono il mattino, tempo conseguito e poi in finale vada come vada…anche perché farsi tre finali e tutte le staffette non è proprio di tutto riposo.

Il babbo di Simone, Mauro, è tutto felice. “Finalmente, ora, sono il padre di Simone Locchi e non c’è più Simone il figlio di Mauro Locchi”. E così, sempre, deve essere. Anche se non si è primatisti del mondo.

La SAFA batte uno dei record di staffetta più vecchi, nella mista uomini, in una gara tra le più combattute del campionato. E lo fa con due coppie di fratelli: una coppia per le pinne, una senza. Una congiunzione astrale difficilmente ripetibile dice il loro allenatore. Ed ha ragione.

E allora se parliamo della sorpresa Pirola dobbiamo parlare della sorpresa Saponaro nel torpedo. Aqua13 fa il suo debutto agli Assoluti ed è un debutto sfolgorante. 

Naturalmente il sabato lo dedico a un po’ di public relations. Ci ritroviamo al solito posto che non menzionerò per par condicio dei locali di Riccione, a spettegolare. Non c’è un ordine del giorno. Si parla di tutto, e si offre per la nascita di giovani eredi. Arriva anche il re, che ha vinto il suo titolo assoluto. Per l’ennesima volta, riesce a non pagare. Per chi non sapesse chi è il re e come fa a non offrire mai, dovrà rileggere tutti gli articoli e trovarli nel web. Impresa non facile, d’accordo, ma non è neanche giusto farvi troppi favoritismi. Impegnatevi.

Dovrei parlare anche di scudetto e di prove sulla spiaggia. Ma come faccio? Manco una ne ho vista di gara. Certo con un po’ di streaming…magari…ma non vi preoccupate: abbiamo i podcast, con ospiti illustri, che ci faranno sentire come se li avessimo vissuti veramente.

Italiani invernali di salvamento – Campionati imbruttiti

Medaglie dei categoria: bene ma non benissimo

di Mauro Romanenghi

Non vi inganni il titolo, i Campionati sono sempre belli. Ma quando mi hanno detto mesi fa che spostavano il campionato a Milano, non essendoci le condizioni per farlo a Riccione a febbraio, i miei bambini si sono disperati: “Ma non andiamo via, allora!!!” 
No, bambini, non siamo andati via…siamo rimasti nella fantastica sede di via Mecenate, a Milano, dove i semi dei tigli ti si attaccano sotto le scarpe, dove seicento persone le fanno entrare quindici minuti prima dell’inizio del riscaldamento, dove ci sono tre bagni in croce nelle tribune e due nello spogliatoio (che non si può usare se non per cambiarsi il costume). Nonostante tutto ce l’abbiamo fatta, e li abbiamo portati a casa. 
Però non dobbiamo sempre criticare tutto e tutti. La vasca di Milano ha il suo perché, e i tempi ottenuti lo dimostrano. E poi i campionati di categoria li avevamo già fatti qui, nel 2013, sono andato a controllare nei miei archivi perché si sa che invecchio e la memoria mi inganna.
Come mi hanno detto alcuni genitori, però,la piadina di Riccione è un’altra cosa. Non solo la piadina. Di certo l’impianto dell’Emilia Romagna (che poi è Romagna ma dico così per fare arrabbiare il mio amico di Parma) ricettivamente è un mondo a parte, per non paròare degli alberghi…e del cibo (non solo le piadine). Gareggiare a Milano sotto Pasqua non è il massimo, come prezzi, come logistica…e soprattutto a Pasqua. 
Ma soprattutto non capisco perché in tempi di COVID, bisogna fare entrare le persone (seicento, non venti), un quarto d’ora prima delle gare. Ma perché? Ho chiesto e mi hanno riferito che anche a Riccione è così. Al che ho chiesto di nuovo se sono mai stati a Riccione. Nessuna risposta. Meglio lasciar perdere.

Comunque le gare alla fine le hanno dignitosamente portate a termine, anche grazie ai baldi assistenti che lanciavano i manichini fuori dalla vasca con forza erculea. Certo c’era un po’ di gente, soprattutto il primo giorno con i più piccoli. Forse troppa gente. Ma ci siamo stati. 
Il primo giorno, in cui le gare sono finite alle ore 21,15. Potevamo iniziare un po’ prima? Sì, c’era la fila fuori, quindi tutti erano già presenti. E non mi dite che alla fine la cena l’abbiamo fatta tutti. Questi orari, nel 2022, vanno evitati. 
Le prestazioni? Ecco, devo dire che i più piccoli hanno mostrato tutte le lacune di due anni in cui la preparazione è stata così così. Infatti i record Esordienti e Ragazzi sono arrivati quasi tutti nelle nuove specialità degli ostacoli, con l’allungamento delle distanze. Devo dire che arrivare a 2’03” negli ostacoli per i maschi Ragazzi non è uno scherzo, così come il 2’18” per le Ragazze. Tempi che erano record Junior fino a non molto tempo fa. Quindi non mi strapperei i capelli per le gare non certo entusiasmanti dal punto di vista cronometrico viste ad esempio nelle gare a pinne o torpedo. Sono Ragazzi (e Ragazze)…si faranno.

Per quanto mi riguarda, ho approfittato di queste gare milanesi per ripristinare il momento aperitivo. Apprezzatissimo, come potete vedere. Certo niente a che vedere con passate edizioni, ma l’importante è riprendere le buone abitudini. 
Inoltre ho preso una stanza a Milano (beh, direte voi, molti lo hanno fatto). Sì, ma se abiti a venti minuti dalla piscina…magari no. Ma questo mi ha consentito di mantenere delle public relations e soprattutto scoprire un paio di locali milanesi non male. Io che non amo il sushi, devo dire che mi sono ricreduto. Per info, contattarmi in privato.

Ti abbiamo visto!!!

Passerei anche alle gare. In piscina, sabato, è volato un jet direttamente a pelo d’acqua. Se non ho sentito aerei nella mia stanza a Peschiera, che sta a due passi dalla pista di Linate, direi che in vasca si è vista una freccia Tricolore. Lucrezia Fabretti da Roma, superati i dolori e i problemi di una spalla che un anno fa era messa veramente malissimo, ha sparato il suo consueto ritorno. Come faccia a mantenere quella frequenza per me è un mistero, ma lo fa e quindi 49”30 è la diretta conseguenza. Ma vi dico, secondo me farà anche meno. Come farà meno anche nella gara di superlife, una specialità che stava coltivando come le rose sul balcone: con grande amore se le innaffi bene e non le lasci seccare, come purtroppo faccio io che odio curare i fiori (con disappunto di mia moglie, quando si assenta per qualche giorno). Di sicuro non la lascerà seccare Lucrezia: ma vedremo in futuro se la mia previsione si avvererà. 

Prosegue invece l’ascesa della trentina Giovanelli. Siamo scesi nel trasporto sotto i 34 secondi. E arriva il successo anche nel misto. Tra un mese, agli Assoluti, vedremo che succederà. Con una nazionale già fatta per i World Games, i giochi per i Mondiali sono tutti aperti e saranno scintille: qui Helene ha aperto il gas. Mi ricordano dalla regia che ha già fatto meglio, a Treviso, ma che il record non è stato omologato. Noi ci segniamo il tempo di Treviso lo stesso.

A parte il gas delle bollicine del mio aperitivo di domenica, lo hanno aperto tutte le altre Senior. Lanzilotti già sotto la barriera dei 2’20” nel superlife, e il solito torpedo della Volpini. Solo i maschietti hanno le cartucce a salve, ma manca ancora un mese. Un mese caldo, maggio.

Le scintille le hanno fatte pure Simone Locchi e Davide Cremonini, autori di grandi prestazioni e vincitori di tutte le gare Junior, con tre record mondiali giovanili in totale. Cremonini stupisce veramente nel torpedo, dove si issa al terzo posto di sempre in Italia battendo non soltanto il record italiano Junior ma anche quello Cadetti di più di un secondo. Dopo l’applauso a Lucrezia, il più lungo è stato quello per il suo torpedo. 

La IN Sport stabilisce anche il record mondiale della staffetta ostacoli Junior. Era già successo a Noale di stabilire il mondiale giovanile con la squadra di club. E questo la dice lunga sulla forza del movimento giovanile italiano. 

A proposito di manichini e forza erculea (vedi sopra), io li controllerei ogni tanto: nella gara di trasporto non c’era verso di farli stare dritti, sabato pomeriggio. 

Unico appunto tecnico, se posso permettermelo, sono le pinne maschili. Nessuno sotto i 46”, e qui cade però l’unico record Cadetti: lo fa Vivalda, in 46”06. Se non sono preoccupato dal fatto che nessuna categoria Ragazze si avvicini al minuto, lo sono di più dal non avere nessuno che faccia 45 secondi a pinne. Niente che un onesto aperitivo e un buon sushi milanese non possa lenire, ovviamente. Ma anche una pizzetta sarebbe bastata. 

Lisa Angiolini, argento agli Assoluti nei 200 rana, convocata agli Europei nel 2021 nei 100 rana, si presenta in tre gare: ostacoli, super e misto. E senza neanche sfigurare, anzi medaglia sfiorata nei 200 ostacoli per pochi centesimi. 

Piccola critica ai report FIN. E’ possibile che ogni giorno contengano almeno un errore? Ma c’è scritto nel contratto? La mia maestra, alle elementari, mi ha insegnato due cose. La prima, che si rilegge sempre prima di consegnare. La seconda, che la gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi. Altrimenti scriviamo sempre che è morto Mino Raiola.

Avrà tanto da vedere, agli Assoluti, il buon Gianni Anselmetti. Se Locchi e Cremonini potrebbero essere in predicato per una Assoluta (ma forse anche no), nelle giovani atlete direi che il passo per la nazionale maggiore è prematuro. Ed è giusto così. Ma il livello generale è abbastanza alto, a dispetto dei pochi record stabiliti: anzi, più che pochi, nessuno. Ci sono però tanti nomi e io non mi sento di farne qualcuno in particolare. Di certo, anche qui, a Riccione sarà una bella battaglia. Sportiva, si intende…delle altre ne abbiamo già abbastanza.

F/O133 – FuoriOnda/JAPpodcast – PARAswm2 – Franco Riccobello, tecnico degli albori

Franco Riccobello – segretario generale FINP
Pietro Rizzato photos/FINP

di redazione podcast

Conduce la blogger Laura Vergani con la collaborazione di Mauro Romanenghi, tecnico della IN Sport Rane Rosse, Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, Andrea Longobardo, la “voce” di Superlife – il podcast sul salvamento e, come sempre, Marco Agosti in redazione.

Ospite di oggi Franco Riccobello, segretario generale della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico.

E dopo il presidente, il segretario generale. Con Franco Riccobello ripercorriamo la storia dei tecnici per disabili in Italia. Come era, cosa è cambiato, cosa è adesso lo sport paralimpico in Italia. E anche a lui chiediamo cosa si aspetta da Tokyo e dal dopo Tokyo: per gli atleti, ma non solo: anche per la componente tecnica, che lui conosce molto bene. Tokyo sta tornando…sempre su Jappodcast.

Montaggio a cura di Edoardo Macrì e Margherita Manni di Lifesavinginitaly.

Sigla “Siamo di fuorionda” – KARAOKE a cura della redazione sulla base di “zitti e buoni” dei Maneskin.

Puntata registrata il 18 agosto 2021

credit foto: Pietro Rizzato

Un grazie particolare a: Blacklineworld – soluzione anticloro

F/O132 – FuoriOnda/JAPpodcast – PARAswm1 – Roberto Valori, acqua e vino per le Paralimpiadi

Roberto Valori – Presidente FINP
Pietro Rizzato photo/FINP

di redazione podcast

Conduce la blogger Laura Vergani con la collaborazione di Mauro Romanenghi, tecnico della IN Sport Rane Rosse, Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, Andrea Longobardo, la “voce” di Superlife – il podcast sul salvamento e, come sempre, Marco Agosti in redazione.

Ospite di oggi Roberto Valori, presidente Federazione Italiana Nuoto Paralimpico.

Alla vigilia delle Paralimpiadi, intervistiamo Roberto Valori, nuotatore, presidente della Federazione di nuoto paralimpica…e sommelier! Atleta paralimpico dal 1976 e presidente dal 2010 della neonata FINP, ci porta nella storia del movimento paralimpico, dei suoi simboli e soprattutto della federazione nuoto. E naturalmente, ci racconta cosa si augura da queste Paralimpiadi (ma non troppo…la scaramanzia non guasta mai) e dal futuro in generale per lo sport paralimpico. Solo su Jappodcast…Prosit!

Montaggio a cura di Edoardo Macrì e Margherita Manni di Lifesavinginitaly.

Sigla “Siamo di fuorionda” – KARAOKE a cura della redazione sulla base di “zitti e buoni” dei Maneskin.

Puntata registrata il 18 agosto 2021

credit foto: Pietro Rizzato

Un grazie particolare a: Blacklineworld – soluzione anticloro

F/O111 – FuoriOnda/Tokyoisontheway 14 – Riccardo Vernole: il CT dei campioni del mondo!

Riccardo Vernole
BIZZI/FINP

di redazione podcast

Conduce la blogger Laura Vergani con la collaborazione di Mauro Romanenghi, tecnico della IN Sport Rane Rosse, Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro e, come sempre, Marco Agosti in redazione

Ospite di oggi Riccardo Vernole, CT e Team manager dell’Italnuoto paralimpico

Oggi per l’ultima puntata di avvicinamento è con noi Riccardo Vernole. Certo, per i paralimpici l’avvicinamento è ancora lungo, ma per noi, i Giochi iniziano!!! Quindi oggi è l’ultima occasione per parlare alla vigilia del grande evento. I protagonisti, le speranze, gli avversari dell’Italia del nuoto paralimpico campione del mondo.
Restate con noi, Fuorionda TIOTW sta per finire…ma i Giochi stanno per cominciare.

Montaggio a cura di Edoardo Macrì e Margherita Manni di Lifesavinginitaly.

Sigla “Safe and Warm in Hunter’s Arms” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.

Puntata registrata il 20 luglio 2021

credit foto: BIZZI/FINP

Un grazie particolare a: Blackline – soluzione anticloro

F/O131 – FuoriOnda/JAPpodcast – special edition-5: Gustavo Savino e il COVID negli sportivi

dottor Gus Savino – Medicina dello Sport AUSL Modena

di redazione podcast

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Ospite di oggi Gustavo Savino, direttore del servizio di medicina dello sport dell’AUSL di Modena, coordinatore del centro regionale antidoping dell’Emilia Romagna e membro della commissione nazionale antidoping.

Oggi puntata particolare. Parliamo con il nostro ospite dott. Savino, che torna nel nostro podcast dopo qualche tempo, per spiegarci gli effetti a lungo termine del COVID19 sugli atleti. Ma non solo questo. Parliamo anche del problema della salute mentale, di come gestire la mente, di come avviene il recupero da malattie importanti perché non c’è solo il Coronavirus! E una piccola stoccata sull’attività di base, che ci sta sempre.

Montaggio a cura di Edoardo Macrì e Margherita Manni di LifesavinginItaly.

Sigla “Siamo di fuorionda” – KARAOKE a cura della redazione sulla base di “zitti e buoni” dei Maneskin

Puntata registrata il 10 agosto 2021

credit foto: Wikipedia Creative Commons

Un grazie particolare a: Blackline – soluzione anticloro

F/O129 – FuoriOnda/JAPpodcast – day15: Quaranta ruggenti!!!

Onden no suisha
wikipedia CC

di redazione podcast

Conduce la blogger Laura Vergani con la collaborazione di Mauro Romanenghi, tecnico della IN Sport Rane Rosse, Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, Andrea Longobardo, la “voce” di Superlife – il podcast sul salvamento e, come sempre, Marco Agosti in redazione.

E’ finita. Le abbiamo chiamate ieri le quaranta medaglie e Jappodcast ve le serve qui, nell’ultima trasmissione regolare. L’Olimpiade più strana dell’era moderna è finita e noi siamo qui a salutare. Ma non scappate, perché le emozioni non sono finite. Torneranno con le Paralimpiadi. L’Italia non finirà di stupirvi, e noi di raccontarlo. Seguiteci nell’unico vero podcast sul nuoto…e non solo! Arigato!

Montaggio a cura di Edoardo Macrì e Margherita Manni di LifesavinginItaly.

Sigla “Siamo di fuorionda” – KARAOKE a cura della redazione sulla base di “zitti e buoni” dei Maneskin.

Puntata registrata il 8 agosto 2021

credit foto: Wikipedia Creative Commons

Un grazie particolare a: Blackline – soluzione anticloro

F/O128 – FuoriOnda/JAPpodcast – day14: la Tana delle tigri ci regala il bronzo!

Bushū Senju
wikipedia CC

di redazione podcast

Conduce la blogger Laura Vergani con la collaborazione di Mauro Romanenghi, tecnico della IN Sport Rane Rosse, Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, Andrea Longobardo, la “voce” di Superlife – il podcast sul salvamento e, come sempre, Marco Agosti in redazione.

Siamo quasi giunti alla fine ma oramai ci hanno abituati bene e abbiamo una medaglia da raccontare anche oggi. Tra la Tana delle tigri, i cavalli imbizzarriti del pentathlon moderno, staffette un po’ incerte e la maratona femminile, stiamo arrivando alla conclusione. Faticoso ma divertente, sta per lasciarvi Jappodcast…ma manca ancora qualcosa, non andate via!!! I Giochi non sono ancora finiti!

Montaggio a cura di Edoardo Macrì e Margherita Manni di LifesavinginItaly.

Sigla “Siamo di fuorionda” – KARAOKE a cura della redazione sulla base di “zitti e buoni” dei Maneskin

Puntata registrata il 7 agosto 2021

credit foto: Wikipedia Creative Commons

Un grazie particolare a: Blackline – soluzione anticloro