Conduce la blogger Laura Vergani con la collaborazione redazionale di Mauro Romanenghi, tecnico della IN Sport Rane Rosse, Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, Andrea Longobardo il nostro Astrolifesaver di fiducia e come sempre Marco Agosti in redazione.
Ospiti di oggi Riccardo Vernole DT della nazionale di nuoto paralimpica; Matteo Poli in qualità di videoanalista; Ilario Battaglia delegato FINP Emilia Romagna; e vari atleti coinvolti in questo camp, tra questi: Margherita Sorini e Massimo Resta, che si raccontano ai nostri microfoni.
Tanta tanta carne al fuoco oggi! Siamo a Modena dove la nostra Laura Vergani si avventura per intrufolarsi nel camp dei paralimpici dove si lavora con i giovani in vista di Parigi 2024, come ci aveva già raccontato Federica Fornasiero. Oltre a salutare tanti amici (ma non li sentiremo tutti, altrimenti la puntata durerebbe tre ore) parliamo con il DT della nazionale italiana, con il videoanalista (ma che è un tecnico modenese ben conosciuto, Matteo Poli) e con due ragazzi convocati nella piscina Dogali (che si pronuncia Dògali così fughiamo ogni dubbio). La FINP cerca nuovi talenti, ma anche nuovi tecnici, per continuare quel percorso che è iniziato, non finito, ai Giochi di Tokyo. E il percorso passa anche da questi training camp: sentiamo insieme ai protagonisti come fervono i lavori!
Tutto questo e altro solo su Fuorionda, il podcast sul nuoto…e non solo!
Stamattina mi è toccato lavorare. Non voglio essere fraintesa, in questo periodo disagiato qualsiasi lavoro è ben accetto, ma potendo scegliere avrei preferito lavorare al pomeriggio e aver modo di vedere le gare. Ma così non è stato. Se ne è accorto anche il mio gestore telefonico, che ha registrato un traffico di messaggistica istantanea degno del Presidente degli USA. Tutti che chiedevano, offrivano, commentavano, ipotizzavano, gioivano, imprecavano..
Ho potuto così seguire praticamente live l’andamento emotivo della sessione di gare.
Detto questo, appena sono riuscita a sganciarmi in modo elegante dalla video chiamata, mi sono fiondata davanti allo schermo e ho visto due – dico DUE – gare. E qualche premiazione. Stiamo parlando di Tokyo2020, ovviamente.
Ma che gare!! E che premiazioni!
Parto dalle gare, perché per le premiazioni ho ancora il cuore in gola dall’emozione.
La nostra Carlotta “Stakanova” Gilli, che ha comunicato in zona mista che farà tutte – TUTTE – le gare a sua disposizione con una umiltà come se raccontasse la decisione più normale del mondo, oggi si è cimentata nei 100 dorso S13 e ha portato a casa la medaglia d’argento. La ragazza, nonostante la soddisfazione per la medaglia, ha comprensibilmente da ridire sul crono nuotato “Sono molto contenta di questa medaglia, forse non molto per il tempo, ma in un contesto così vale tanto”, ma ci rassicura che ne parlerà con il suo allenatore. Katinka scansati! Alla prossima, Carlotta.
La seconda gara che sono riuscita a vedere è stata, per mia fortuna, la staffetta! Ora, dovete sapere che io semplicemente ADORO le staffette. Quelle miste, snobbate dai puristi della disciplina, le adoro in modo particolare. Non vi tedierò con le motivazioni, sono roba per uno psicanalista bravo un bel po’ o da chiacchiere con gli amici davanti ad un bicchiere di vino, ma vado al sodo.
In zona mista Carlotta Gilli vaticinava di fare attenzione alla nostra squadra perché “è sempre l’Italia”. E infatti. Argento per loro, con una consapevolezza degna dei miglior veterani. Ah.. e record europeo, giusto per non farci mancare nulla. Chapeau!
E veniamo infine alle premiazioni. Una su tutte: quella di Stefano Raimondi. Ieri aveva portato a casa una medaglia di legno, che, come abbiamo potuto vedere, è stata usata come combustibile per la rivincita di oggi. E che rivincita! Gli avversari hanno nuotato sempre e solo nella sua schiuma. Un oro davvero pesante, quello conquistato da Stefano. E infatti, arrivato in zona mista il peso, il significato profondo di quella medaglia gli si è rivelato chiaramente.
Io ringrazierò a lungo Stefano Raimondi per aver mostrato che le emozioni fanno parte della nostra vita, che è possibile manifestare ciò che si prova in un dato momento, mostrare ciò che si sente. E questo essere così trasparente, lungi dall’indebolire, diventa punto di forza, rende campioni oltre la medaglia. Grazie dunque Stefano Raimondi per aver condiviso un pezzettino della tua splendida anima con noi. Te ne sono profondamente grata.
Adesso torniamo alle gare e soprattutto alle medaglie: siamo già a quota 11.. direi che la strada per battere il record di Rio è quella giusta. Avanti tutta, miei prodi!
Le abbiamo attese trepidanti, in un oceano di incertezze ma finalmente tutte le riserve sono state superate ed è cominciata la 15esima edizione dei Giochi Paralimpici estivi.
Edizione numero 15 come la percentuale di persone con disabilità nel mondo, ci ricorda il Comitato Internazionale Paralimpico durante la cerimonia di apertura.
E siamo di nuovo a Tokyo, dove nel 1964 ebbe inizio l’avventura ufficiale di questa manifestazione, dopo le prove generali di Roma 1960, che possiamo considerare l’anno zero dei Giochi Paralimpici come li conosciamo ora.
Ma siamo qui per gareggiare, e quindi vediamo cosa è successo in questa prima giornata di gare.
Al via alle batterie si presenta una nutrita compagine di ben 15 tra atlete (7) e atleti (8).
Passano il turno in finale ben 11 di quest* atlet*!! Già questo dato indica un solidità di base della squadra, come sosteniamo da sempre. Non sono solo le medaglie a dare il valore di una squadra, bensì gli accessi alle finali!!
Ma proseguiamo.. rompono il ghiaccio delle finali il nostro portabandiera preferitissimo, Federico Morlacchi e Simone Barlaaam, una delle promesse di questa nuova generazione di nuotatori e nuotatrici. Entrambi in una gara lontana dalle loro corde (Federico è più un mistista mentre Simone è più orientato alla velocità) ma l’importante è entrare in acqua ed esserci al meglio. Cosa che loro fanno divinamente.
Il primo nuotatore che da l’avvio al conteggio medaglie è neanche a dirlo Francesco Bettella, mi perdonino tutti gli altri ma uno dei miei nuotatori preferiti di sempre (non nascondo di aver provato ad iscrivermi al suo nutrito fanclub..). Lo fa con la determinazione che lo contraddistingue: bronzo paralimpico per lui e un ahimè per noi addio alle gare. Infatti all’edizione di Parigi la sua gara sarà assente e poi lui dice di aver raggiunto un’età per la quale.. Suvvia Francè, ma che età!
Qualche medaglia di legno, quella del capitano Efrem Morelli, dispiaciutissimo per la sua gara, ma onestamente non si può rimproverargli nulla, è che alle Paralimpiadi la concorrenza è agguerrita, quella di Stefano Raimondi anche lui rammaricato.. capiamo molto bene questa emozione: il 4° posto alle Paralimpiadi è davvero indigesto, più che in altre gare! Anche se ricordiamo che significa che hai il QUARTO TEMPO AL MONDO!! L’ultima medaglia di legno per noi è quella di Alessia Scortechini, che arriva quarta con il record italiano, quindi un ottimo risultato per lei, a nostro parere.
Ed è a questo punto che tra i non addetti ai lavori ha cominciato a serpeggiare un po’ di ansia da prestazione.. “dobbiamo preoccuparci?” chiedevano a più riprese..
E cosa c’è di meglio per scongiurare l’ansia di una bella infornata di medaglie di tutti i metalli disponibili?
Eccole allora in sequenza, le medaglie!!
Partiamo da Carlotta Gilli e dalla sua medaglia d’oro paralimpica: una medaglia che come dice Carlotta “oggi sono venuta a ritirare, perché l’abbiamo costruita da tanto tempo, con fatica e determinazione”. Le fa da mentore Alessia Berra, che stando ai racconti delle due protagoniste prima l’ha sostenuta in camera di chiamata e poi le ha guardato le spalle in gara mettendo a sua volta la mano a siglare una prestazione indimenticabile che la premia con un argento paralimpico. Le due ragazze insieme felici in zona mista, insieme sul podio, insieme in camera di chiamata.. un abbraccio che scalda il cuore. E se è vero che “da soli andiamo più veloci ma insieme andiamo più lontano” loro ci hanno dimostrato invece che insieme andiamo più veloci E più lontano!
Come nelle migliori tradizioni olimpiche e paralimpiche di questa edizione, non ci siamo ancora ripresi dalla sbronza di questo duetto che subito Francesco bocciardo piazza la seconda medaglia d’oro! Una cavalcata in solitaria, e in zona mista ha pure detto che “le braccia non giravano bene come volevo”. Per fortuna degli altri nuotatori, dato che Francesco è arrivato e poi si è preso un caffè mentre aspettava i suoi rivali!
Sospiri di sollievo dalle persone di cui sopra, i non addetti ai lavori..
Ma la mattinata italiana riserva ancora una splendida sorpresa. Il bronzo di Monica Boggioni, che scende in acqua per la prima delle sue cinque (avete letto bene, 5) gare in programma e per testare lo stato di forma porta a casa un meritatissimo bronzo. E l’abbraccio di Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico di passaggio in zona mista in quel momento.
Abbraccio che rispecchia quello che tutti noi avremmo voluto dare a tutti queste meravigliose persone e atlet* !
Come hanno più volte detto anche loro in zona mista, questi risultati sono il frutto di una collaborazione, di un lavoro di squadra che viene da lontano da mesi, anni di allenamenti, di sacrifici, di incastri con la vita quotidiana.. sono la punta dell’iceberg di un lavoro di cooperazione che vede coinvolti i genitori, i tecnici, le società, la Federazione Italiana Nuoto Paralimpico, le scuole, i luoghi di lavoro, gli amici.. come hanno detto praticamente tutti loro “è stata dura ma ne è valsa la pena”.
Lo sappiamo. E sappiamo anche che i vostri risultati saranno di sprone perché sempre più bambine e bambini possano avvicinarsi al mondo dello sport. Almeno ce lo auguriamo. Pandemia permettendo.
Conduce la blogger Laura Vergani con la collaborazione di Mauro Romanenghi, tecnico della IN Sport Rane Rosse, Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro e, come sempre, Marco Agosti in redazione.
Ospite di oggi Federico Morlacchi, alfiere della delegazione paralimpica italiana.
Con noi oggi esordisce fra gli ospiti di Fuorionda Federico Morlacchi, paraolimpionico – si dirà così? – e soprattutto per noi alfiere dell’Italia a Tokyo nella cerimonia di apertura insieme a Bebe Vio. Un ruolo importante, che come ci ha detto Elia e ci ripete Federico comporta delle responsabilità…un po’ come l’Uomo Ragno!!! Sperando che Federico “cuore di ghiaccio” non pianga, ascoltiamo anche cosa si aspetta dai Giochi e cosa si aspetta dalla giovane Italia, di cui lui si farà portabandiera! Anche i Giochi Paralimpici su Fuorionda TIOTW, oramai ci siamo.
Montaggio a cura di Tommaso Marconi di RCT Sport.
Sigla “Safe and Warm in Hunter’s Arms” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.
Come ogni manifestazione che si rispetti, anche la squadra di nuoto alle Paralimpiadi avrà le proprie figurine.
Il lancio del poster e delle prime figurine è avvenuto in occasione dell’ingresso della delegazione FINP nel Villaggio Olimpico e quando mancano solo 3 giorni all’accensione della Fiamma Paralimpica e all’apertura della 15esima edizione dei Giochi Paralimpici estivi , che avverrà il 24 agosto!
In attesa di collezionarle tutte, potete trovare le prime sulle pagine social della FINP (Facebook e Instagram).
Qui diamo il benvenuto a Riccardo Vernole, DT e Team Leader dell’Onda Azzurra!
Franco Riccobello – segretario generale FINP Pietro Rizzato photos/FINP
di redazione podcast
Conduce la blogger Laura Vergani con la collaborazione di Mauro Romanenghi, tecnico della IN Sport Rane Rosse, Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, Andrea Longobardo, la “voce” di Superlife – il podcast sul salvamento e, come sempre, Marco Agosti in redazione.
E dopo il presidente, il segretario generale. Con Franco Riccobello ripercorriamo la storia dei tecnici per disabili in Italia. Come era, cosa è cambiato, cosa è adesso lo sport paralimpico in Italia. E anche a lui chiediamo cosa si aspetta da Tokyo e dal dopo Tokyo: per gli atleti, ma non solo: anche per la componente tecnica, che lui conosce molto bene. Tokyo sta tornando…sempre su Jappodcast.
Montaggio a cura di Edoardo Macrì e Margherita Manni di Lifesavinginitaly.
Sigla “Siamo di fuorionda” – KARAOKE a cura della redazione sulla base di “zitti e buoni” dei Maneskin.
Conduce la blogger Laura Vergani insieme a Mauro Romanenghi, tecnico della IN Sport Rane Rosse, Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro. In redazione come sempre Marco Agosti.
Tocca al nuoto paralimpico. Aiutati da Riccardo Vernole continuiamo il giro delle varie discipline e parliamo sia degli obiettivi della nazionale paralimpica che tanto lustro ci ha dato nell’ultima edizione dei Mondiali dominando il medagliere sia dei possibili futuri scenari. Ma si spazia anche sulle classificazioni, sull’utilità del nuoto per molti di questi ragazzi, non solo per competere ma come mezzo anche per stare meglio. Una nota, quella dell’attività sportiva che manca, sempre più ricorrente. E che qui esce in tutta la sua fondamentale importanza.
Sempre su Fuorionda, l’unico podcast italiano sul mondo del nuoto… e non solo.
Montaggio a cura di Tommaso Marconi di RCT Sport.
Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.
Puntata registrata il 14 aprile 2020
Credit foto: BIZZI/FINP
“Avete dato un grande contributo con questi risultati, avete fatto risuonare tante volte l’inno nazionale ma il contributo che date alla vita quotidiana è altrettanto importante:il nostro paese cresce insieme a voi. Trasmettete un grande messaggio a tutta l’Italia, grazie per le vostre attività e per il vostro impegno: siete una magnifica rappresentazione dell’Italia”. Queste le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso dell’udienza al Quirinale con la Nazionale italiana di nuoto paralimpico che ha vinto il medagliere agli ultimi Mondiali di Londra conquistando 50 medaglie.
Insieme a loro, nello sfarzo del salotto degli italiani, anche i ragazzi della nazionale giovanile, gli atleti che quest’anno hanno partecipato ai Campionati europei di nuoto giovanili in Finlandia, riservato ai ragazzi sotto i 18 anni, vincendo 23 medaglie.
Insomma, il Quirinale è stato impreziosito dalla presenza di una parte della meglio gioventù italiana, ragazzi e ragazze fonte di ispirazione sia a livello sportivo sia, cosa ancora più importante, nella vita di tutti i giorni, come ha sottolineato il Presidente stesso.
Atleti e persone straordinarie, guidati da un altrettanto straordinario gruppo di tecnici.
Tecnici e atleti che giovedì hanno coronato un sogno iniziato 10 anni fa, come ci ha raccontato il CT Riccardo Vernole.
Un sogno dicevamo. Un sogno costruito caparbiamente giorno per giorno che ha portato l’Italia a volare sul tetto del mondo, vincendo il medagliere a Londra. Un sogno reso possibile da una profusione pressoché infinita di impegno, una fiera determinazione e una volontà ferrea. Un sogno corale. Dove TUTTE le persone coinvolte hanno dato il loro contributo e hanno fatto la differenza. Un sogno frutto del lavoro di squadra, più che delle prestazioni seppur magnifiche dei singoli atleti. Un sogno che dona speranza per il suo valore trasversale, uscendo dall’ambito prettamente sportivo per travasarsi nella vita quotidiana degli italiani.
Riporto le parole di Federico Morlacchi, che meglio di tutto rendono l’idea del significato della realizzazione di questo sogno.
“Signor presidente, il valore delle nostre imprese sportive va al di là delle medaglie e dei record. Io credo che noi come atleti paralimpici portiamo anche un messaggio sociale per diffondere i valori dell’eguaglianza, il rispetto delle diversità, l’accettazione dell’altro. Lo sport diventa un modo di fare cultura, per aiutare la società a comprendere che disabilità non è una parola negativa. Per questo, per i valori di cui siamo portatori, spero che questa cultura sportiva possa avere sempre più attenzione, come ha fatto lei onorandoci con questo invito al Quirinale per festeggiare le nostre vittorie.”
Certo, gli sguardi e l’impegno di tutti sono ormai proiettati a Tokyo2020, ai prossimi Giochi olimpici. E a questo proposito citiamo Roberto Valori, Presidente della FINP “Presidente Mattarella, ricevere il Suo invito al Quirinale ci riempie di orgoglio e ci dà una nuova, importantissima spinta per continuare il percorso intrapreso. La Sua vicinanza, il Suo sostegno è per noi fondamentale, un segno indelebile, una bellissima pennellata che va ad arricchire il nostro grande quadro sportivo.”
Dunque congratulazioni e in bocca al lupo. Con l’augurio che Londra sia stato un gradino per salire verso l’Olimpo.
Conduce la blogger Laura Vergani insieme a Mauro Romanenghi, tecnico della IN Sport Rane Rosse, in redazione come sempre Marco Agosti. Il Fogliani, ammaestratore di VaporidiCloro, risultava rapito dagli alieni
Oggi siamo con Riccardo vernole, direttamente dal ritiro di Ostia dove i paralimpici azzurri del nuoto stanno preparando i Mondiali di Londra. Tante considerazioni sui ragazzi, sulle loro possibilità e sulla stagione trascorsa dopo i successi delle ultime due stagioni; e una parola su chi non ci sarà perché le selezioni sono state veramente dure.
Ma anche elogi a questi ragazzi che studiano, lavorano e si allenano duramente.
Tutto questo nell’unico podcast del nuoto che non vi abbandona mai, neanche in vacanza. Sempre sulla cresta… anzi Fuorionda!
Montaggio a cura di Edoardo Macrì di Lifesavinginitaly.
Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.
Puntata registrata il 12 agosto 2019
Credit foto: Riccardo Vernole via wa
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