Tokyo 2020 PARAswm – day1

Paralympic Games – Tokyo2020
screenshot Rai2HD

di Laura Vergani

Eccoci infine si gareggia!

Le abbiamo attese trepidanti, in un oceano di incertezze ma finalmente tutte le riserve sono state superate ed è cominciata la 15esima edizione dei Giochi Paralimpici estivi.

Edizione numero 15 come la percentuale di persone con disabilità nel mondo, ci ricorda il Comitato Internazionale Paralimpico durante la cerimonia di apertura.

E siamo di nuovo a Tokyo, dove nel 1964 ebbe inizio l’avventura ufficiale di questa manifestazione, dopo le prove generali di Roma 1960, che possiamo considerare l’anno zero dei Giochi Paralimpici come li conosciamo ora.

Ma siamo qui per gareggiare, e quindi vediamo cosa è successo in questa prima giornata di gare.

Al via alle batterie si presenta una nutrita compagine di ben 15 tra atlete (7) e atleti (8).

Passano il turno in finale ben 11 di quest* atlet*!! Già questo dato  indica un solidità di base della squadra, come sosteniamo da sempre. Non sono solo le medaglie a dare il valore di una squadra, bensì gli accessi alle finali!!

Ma proseguiamo.. rompono il ghiaccio delle finali il nostro portabandiera preferitissimo, Federico Morlacchi e Simone Barlaaam, una delle promesse di questa nuova generazione di nuotatori e nuotatrici. Entrambi in una gara lontana dalle loro corde (Federico è più un mistista mentre Simone è più orientato alla velocità) ma l’importante è entrare in acqua ed esserci al meglio. Cosa che loro fanno divinamente.

Il primo nuotatore che da l’avvio al conteggio medaglie è neanche a dirlo Francesco Bettella, mi perdonino tutti gli altri ma uno dei miei nuotatori preferiti di sempre (non nascondo di aver provato ad iscrivermi al suo nutrito fanclub..). Lo fa con la determinazione che lo contraddistingue: bronzo paralimpico per lui e un ahimè per noi addio alle gare. Infatti all’edizione di Parigi la sua gara sarà assente e poi lui dice di aver raggiunto un’età per la quale.. Suvvia Francè, ma che età!

Qualche medaglia di legno, quella del capitano Efrem Morelli, dispiaciutissimo per la sua gara, ma onestamente non si può rimproverargli nulla, è che alle Paralimpiadi la concorrenza è agguerrita, quella di Stefano Raimondi anche lui rammaricato..  capiamo molto bene questa emozione: il 4° posto alle Paralimpiadi è davvero indigesto, più che in altre gare! Anche se ricordiamo che significa che hai il QUARTO TEMPO AL MONDO!! L’ultima medaglia di legno per noi è quella di Alessia Scortechini, che arriva quarta con il record italiano, quindi un ottimo risultato per lei, a nostro parere.

Ed è a questo punto che tra i non addetti ai lavori ha cominciato a serpeggiare un po’ di ansia da prestazione.. “dobbiamo preoccuparci?” chiedevano a più riprese..

E cosa c’è di meglio per scongiurare l’ansia di una bella infornata di medaglie di tutti i metalli disponibili?

Eccole allora in sequenza, le medaglie!!

Partiamo da Carlotta Gilli e dalla sua medaglia d’oro paralimpica: una medaglia che come dice Carlotta “oggi sono venuta a ritirare, perché l’abbiamo costruita da tanto tempo, con fatica e determinazione”. Le fa da mentore Alessia Berra, che stando ai racconti delle due protagoniste prima l’ha sostenuta in camera di chiamata e poi le ha guardato le spalle in gara mettendo a sua volta la mano a siglare una prestazione indimenticabile che la premia con un argento paralimpico. Le due ragazze insieme felici in zona mista, insieme sul podio, insieme in camera di chiamata.. un abbraccio che scalda il cuore. E se è vero che “da soli andiamo più veloci ma insieme andiamo più lontano” loro ci hanno dimostrato invece che insieme andiamo più veloci E più lontano!

Come nelle migliori tradizioni olimpiche e paralimpiche di questa edizione, non ci siamo ancora ripresi dalla sbronza di questo duetto che subito Francesco bocciardo piazza la seconda medaglia d’oro! Una cavalcata in solitaria, e in zona mista ha pure detto che “le braccia non giravano bene come volevo”. Per fortuna degli altri nuotatori, dato che Francesco è arrivato e poi si è preso un caffè mentre aspettava i suoi rivali!

Sospiri di sollievo dalle persone di cui sopra, i non addetti ai lavori..

Ma la mattinata italiana riserva ancora una splendida sorpresa. Il bronzo di Monica Boggioni, che scende in acqua per la prima delle sue cinque (avete letto bene, 5) gare in programma e per testare lo stato di forma porta a casa un meritatissimo bronzo. E l’abbraccio di Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico di passaggio in zona mista in quel momento.

Abbraccio che rispecchia quello che tutti noi avremmo voluto dare a tutti queste meravigliose persone e atlet* !

Come hanno più volte detto anche loro in zona mista, questi risultati sono il frutto di una collaborazione, di un lavoro di squadra che viene da lontano da mesi, anni di allenamenti, di sacrifici, di incastri con la vita quotidiana.. sono la punta dell’iceberg di un lavoro di cooperazione che vede coinvolti i genitori, i tecnici, le società, la Federazione Italiana Nuoto Paralimpico, le scuole, i luoghi di lavoro, gli amici.. come hanno detto praticamente tutti loro “è stata dura ma ne è valsa la pena”.

Lo sappiamo. E sappiamo anche che i vostri risultati saranno di sprone perché sempre più bambine e bambini possano avvicinarsi al mondo dello sport. Almeno ce lo auguriamo. Pandemia permettendo.

I have a dream – la FINP va a Tokyo passando dal Quirinale

di Laura Vergani

la FINP al Quirinale (credit foto Quirinale)

la FINP al Quirinale (credit foto Quirinale)

Avete dato un grande contributo con questi risultati, avete fatto risuonare tante volte l’inno nazionale ma il contributo che date alla vita quotidiana è altrettanto importante:il nostro paese cresce insieme a voi. Trasmettete un grande messaggio a tutta l’Italia, grazie per le vostre attività e per il vostro impegno: siete una magnifica rappresentazione dell’Italia.
Queste le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso dell’udienza al Quirinale con la Nazionale italiana di nuoto paralimpico che ha vinto il medagliere agli ultimi Mondiali di Londra conquistando 50 medaglie.

Insieme a loro, nello sfarzo del salotto degli italiani, anche i ragazzi della nazionale giovanile, gli atleti che quest’anno hanno partecipato ai Campionati europei di nuoto giovanili in Finlandia, riservato ai ragazzi sotto i 18 anni, vincendo 23 medaglie.

Insomma, il Quirinale è stato impreziosito dalla presenza di una parte della meglio gioventù italiana, ragazzi e ragazze fonte di ispirazione sia a livello sportivo sia, cosa ancora più importante, nella vita di tutti i giorni, come ha sottolineato il Presidente stesso.

Atleti e persone straordinarie, guidati da un altrettanto straordinario gruppo di tecnici.
Tecnici e atleti che giovedì hanno coronato un sogno iniziato 10 anni fa, come ci ha raccontato il CT Riccardo Vernole.

Un sogno dicevamo. Un sogno costruito caparbiamente giorno per giorno che ha portato l’Italia a volare sul tetto del mondo, vincendo il medagliere a Londra. Un sogno reso possibile da una profusione pressoché infinita di impegno, una fiera determinazione e una volontà ferrea. Un sogno corale. Dove TUTTE le persone coinvolte hanno dato il loro contributo e hanno fatto la differenza. Un sogno frutto del lavoro di squadra, più che delle prestazioni seppur magnifiche dei singoli atleti. Un sogno che dona speranza per il suo valore trasversale, uscendo dall’ambito prettamente sportivo per travasarsi nella vita quotidiana degli italiani.

Riporto le parole di Federico Morlacchi, che meglio di tutto rendono l’idea del significato della realizzazione di questo sogno.

“Signor presidente, il valore delle nostre imprese sportive va al di là delle medaglie e dei record. Io credo che noi come atleti paralimpici portiamo anche un messaggio sociale per diffondere i valori dell’eguaglianza, il rispetto delle diversità, l’accettazione dell’altro. Lo sport diventa un modo di fare cultura, per aiutare la società a comprendere che disabilità non è una parola negativa. Per questo, per i valori di cui siamo portatori, spero che questa cultura sportiva possa avere sempre più attenzione, come ha fatto lei onorandoci con questo invito al Quirinale per festeggiare le nostre vittorie.

Certo, gli sguardi e l’impegno di tutti sono ormai proiettati a Tokyo2020, ai prossimi Giochi olimpici. E a questo proposito citiamo Roberto Valori, Presidente della FINP “Presidente Mattarella, ricevere il Suo invito al Quirinale ci riempie di orgoglio e ci dà una nuova, importantissima spinta per continuare il percorso intrapreso. La Sua vicinanza, il Suo sostegno è per noi fondamentale, un segno indelebile, una bellissima pennellata che va ad arricchire il nostro grande quadro sportivo.”

Dunque congratulazioni e in bocca al lupo. Con l’augurio che Londra sia stato un gradino per salire verso l’Olimpo.