WSC-25m – day 4/L’Orsi d’argento

di Laura Vergani

L'Orsi d'argento (credit: pagina FB Marco Bomber Orsi)

L’Orsi d’argento (credit: pagina FB Marco Bomber Orsi)

“SteveAustin, astronauta, un uomo vivo per miracolo: signori, lo possiamo ricostruire. Abbiamo adeguate conoscenze tecnologiche. Esiste attualmente la possibilità di creare il primo uomo bionico. Steve Austin sarà un essere nuovo, diverso dagli altri”
“Migliore?”
“Si, più forte, più veloce.”
tratto da “Cyborg” di Martin Caidin (L’uomo da sei milioni di dollari)

E fu così che ri-nacque il nuovo Marco Bomber Orsi .

Ricostruito un pezzo alla volta, fatica su fatica!!
Più forte, più veloce. Migliore!

Grande Marco!

WSC-25m – day 4/Samba, bandane, profezie postume, polemiche…e un Orso d’argento.

di Mauro Romanenghi

Marco Orsi - argento mondiale vasca corta (cellulare da RAISport)

Marco Orsi – argento mondiale vasca corta (cellulare da RAISport)

Le staffette 4×200 sono sempre le più entusiasmanti. Ricordate Doha 2014 e il suo arrivo a cinque. Oggi un’altra staffetta storica: il samba brasiliano contro l’orso russo e la Cina. Mazzate da 200. Tutti sull’onda di 1’41” circa, con punte da 1’40”. Insomma il Brasile ci crede fino in fondo e la Russia becca l’ennesima lisciata per pochi centesimi. Record del mondo e americano, record europeo, e record asiatico. Da copiare e incollare sulla bacheca.

Stampa specializzata che fa la gara oggi a dare due notizie.
La prima che la FINA sta cercando di scopiazzare la ILS della Energy Standard con una World Swimming League e di cui non ce ne frega proprio nulla. La seconda, il problema alla spalla di Detti. Che comunque, sempre come dice Morini, non è detto che la staffetta l’avrebbe fatta anche stando bene. Come speriamo che stia.

Stampa specializzata che ci tiene a far sapere che questa cosa la sa lei per prima o lo ha detto per prima. Ricordiamo sempre che chi si loda si imbroda.

Non sfigura nella finale il tempo di Megli, 1’42”62 è il secondo tempo mai nuotato in Italia. Strano sia sfuggito alla stampa specializzata. Bravo Filippo.

Notizia del giorno: USA fuori dal podio nella 4×200 stile. I quattro nuotatori sono già stati convocati da Trump che li priverà della cittadinanza e li inviterà a recarsi in Messico. You are fired!!!

Cominciano le visioni dello sciamano che vede gli USA con Pieroni in prima frazione partire a cannone: proprio no, è il Brasile, che passa ai 100 in 48”2 (avete letto bene). Melo infila la start della vita con 1’42”0 che sarebbe valso l’argento nei 200. Chi ben comincia balla la samba molto meglio, dicono a Rio.

Riguardo l’Italia, Sacchi in difficoltà sull’ultimo podio italiano: Mecarozzi quando vuole sa essere veramente cattivo. Comunque è Doha 2014, prima di oggi una delle finali di staffetta più belle di tutti i tempi.

Continuiamo a parlare di sbandate. Le vede Mecasacchi nella 4×50 stile nell’Italia. Le vede Sacchi con la Baker, che qua proprio non ce la fa. Le vedo io con Ranomi, anche se il dorso non è proprio il suo sport.

Non ce la fa proprio invece Leclos: virata pessima e arrivo nefasto da propaganda.

Oggi proprio non ci siamo 1: Ranomi viene data addormentata in partenza. Prima ai 25. di mezzo busto. Vabbè!

Oggi proprio non ci siamo 2: Arrivano gli italiani nella semifinale dei 50 delfino. “Malissimo”. Infatti record italiano per Codia e secondo tempo di sempre per Rivolta. A parziale discolpa un pessimo servizio di cronometraggio, in ritardo mostruoso. Così come i risultati, come ho detto ieri.

Oggi proprio non ci siamo 3: “la cinese Wang in difficoltà a seguire la Titmus”. Infatti la cinese Wang sprinta e arriva a mezzo secondo dalla Titmus. Record mondiale per l’australiana del 2000 tolto proprio a Wang (2002). Io, se fossi in Katie Ledecky qualche pensierino lo starei facendo. Ma forse Katie Ledecky siccome è Katie Ledecky non lo fa.

Ma la Li (bronzo nei 400 stile donne) l’hanno disegnata coi pastelli a olio?

Oggi sono in formissima per cui proseguo. La 4×50 stile USA fa il record del mondo. Ma vorrei ricordare a tutti nonché alla stampa specializzata che la miglior prestazione mondiale e record europeo è della Francia in 1’20”77, contro il 1’21”80 di oggi. Fate voi le debite considerazioni.

Brasile dalle stelle alle stalle. Metti la 4×200, metti lo zio Santos che a 38 anni suonati si spara ancora quei 21”9 a farfalla. Ma metti anche la Medeiros che cicca mortalmente la partenza e esce dalla finale dei 50 dorso. Non tutti i samba riescono con la corona di fiori, dicono a Rio.

Dressel indossa questo pessimo bandana come portafortuna. Io lo toglierei visto che ha preso prima la mazzata da Leclos a delfino e poi da Morozov, noto per sciogliersi come neve al sole nei grandi eventi, nei 50 stile. Poi se è una questione affettiva, allora…

Oggi lo sciamano in forma olimpica ne ha per tutti, stuzzicato dal compare in cabina. Prima stronca la FINA e la sua lega dicendone in pratica peste e corna e dandogli della copiona. Poi se la piglia con la Pellegrini e la polemica con Eurosport. Poi mazzuola i fiori cinesi sul bordo vasca (che fiori sono? cinesi). Infine bacchetta lo starter (a ragione) per la sua lentezza. Chiude suonandole anche a Rylov, povero russo campione dei 50 dorso definito con un fisico da impiegato e mazzuolando (però bonariamente) la Castiglioni e persino la Carraro, nonostante il suo primato italiano. Non si salva neanche Mecarozzi, definito l’uomo dalle profezie postume. Neanche il miglior Sgarbi avrebbe potuto competere.

Si salva per puro caso la Atkinson che entra nel tuffo a mani aperte! Malissimo!!!

Il bacio più finto del mondo trasmesso in slow motion e in mondovisione fra Carraro e Hansen dopo la semifinale nei 100 rana. Giuda, un dilettante.

E chiudiamo con la medaglia di Orsi. Di tutta la gara citiamo la virata dei 50 a rana. Senza fare niente, mezzo metro su tutti. E poi, la bracciata subacquea. Come dice lo sciamano, devastante (mia moglie, invece, è andata letteralmente in brodo di giuggiole).

WSC-25m – day 1/La staffetta delle staffette

di Laura Vergani

4x100 sl RI - Condorelli Miressi Orsi Zazzeri

4×100 sl RI – Condorelli Miressi Orsi Zazzeri

Le staffette sono la mia passione.
Oggi partiamo alla grande, con una delle mie favorite in assoluto: la 4×100 sl M.

Questa la classifica:
1- USA con il WR
2- RUSSIA con il ER
3- Brasile con il record del Sud America??
4- ITALIA con il RI (giusto per citare i nomi: Condorelli – Miressi – Orsi – Zazzeri; stamattina Nardini al posto di Orsi)

La staffetta delle staffette. Un livello incredibile!!
Tre record in quattro posizioni!
E un compleanno che ha il sapore di una promessa!

Grazie per averci fatto sognare, ragazzi! Semplicemente immensi!
E buon compleanno a Marco Orsi!

 

 

Campionato Italiano Open – 1/Felicità a momenti, futuro incerto

di Mauro Romanenghi

Italiani Invernali - Marco Orsi al RI con Roberto Odaldi coach

Italiani Invernali – Marco Orsi al RI con Roberto Odaldi coach

Prendi una ragazza il cui sorriso compare probabilmente solo quando vede una persona schiacciata da una pressa idraulica, che neanche quando ha ricevuto come regalo di Natale la Barbie Superpiù con i diamanti veri è riuscita a gioire. Ecco questa è la felicità che dimostra Silvia Scalia da Lecco. Ma oggi, al titolo italiano conquistato con il primato italiano dei 50 dorso, ecco Silvia è riuscita a infilare un filotto di 45 secondi di commento. Un’inversione di tendenza che ha fatto preoccupare Mecasacchi che hanno chiesto una perizia per verificare l’autenticità della Silvia. Di lei invece tecnicamente possiamo dire che ha la migliore apnea del lotto, e esteticamente degli ottimi riccioli.

Iniziano così questi assoluti orfani della Bettona nazionale, impegnata a Tokyo per il CIO non si sa a fare bene cosa. Al suo posto un reggitore di microfono che svolge degnamente il suo compito, nel silenzio più totale e senza che la sua presenza venga pressoché notata. Gli atleti in versione Lascia o Raddoppia vengono cuffiati per rispondere alle domande, ma la risposta non frutterà loro alcun premio. Che comunque essendo intervistati hanno già vinto.

Oggi Sacchi un po’ raffreddato ha una visione distorta della realtà. La verità è che lo sciamano con la costipazione viene fortemente inibito e invece cresce parallelamente la visione negativista: cioè Luca Sacchi porta jella. E così la staffetta delle Fiamme Oro paga questo lato oscuro dello sciamano: data per vincente dal nostro commentatore tecnico, viene bellamente infilata nell’ultima frazione da Zazzeri che supera Orsi allo sprint finale, un po’ come Fauner contro Daehlie nel 1994.

Orsi che comunque appare in questi campionati in discreta condizione. Nella prima giornata sfiora il record italiano dei 50 farfalla e poi lo sigla nei 100 misti, sfruttando la sua potenza in virata. Mecasacchi ricorda come ora appaia molto asciugato, facendo capire a più riprese come una volta il bomber fosse un filo troppo bomber… insomma avesse un po’ di ciccia, ecco.

La Di Liddo si impone nei 100 farfalla e poi come al solito parte in una tirata senza peli sulla lingua. E ci fa sapere che marciare fa bene alla preparazione (forse). Scattare, appuntato Di Liddo.

Mora dichiara dopo la vittoria nei 100 dorso di voler smettere. Di vincere solo in vasca corta. Consiglio l’iscrizione al gruppo anonima velocisti di vasca corta, dove ci si può confessare e liberare dai sensi di colpa di essere persone e soprattutto nuotatori che passano troppo tempo sott’acqua, e per questo hanno sviluppato una dipendenza dall’apnea da cui non riescono più a staccarsi. Coraggio, si può guarire.

Mecasacchi (ma più la parte Meca) parte in una sviolinata sull’arte di Zazzeri e sulla sua produzione, tutta una tattica per farsi regalare un quadro. Sacchi ricorda che per avere un quadro bisogna mettere mano al borsello, ma Mecarozzi nicchia su questa parte della faccenda. In ogni caso, al limite, ci siamo prima io e mia moglie, gli scopritori di Zazzeri.

Cinque record italiani in questa giornata: come detto Scalia e Orsi, poi le due staffette e infine la Panziera nei 200 dorso. Certo un tempo notevole quello della dorsista, ma ancora più notevole che dietro di lei figurino due 2002 e una 2004. Sulla Panziera posso dire ben poco, perché è una delle gare di giornata che purtroppo mi sono perso.

Belfiore, allenatore che inseguiamo da parecchio, lancia un’altra freccia dalla sua faretra. E’ Tarocchi, vincitore a sorpresa dei 400 misti. Il tempo lo proietta al quinto posto alltime, davanti a un certo Luca Sacchi. Quando si dice il caso…

La notizia come sempre non è che abbia vinto la Pellegrini, ma che seconda sui 200 sia la Letrari. Insomma, nulla di nuovo sotto il fronte occidentale.

Mussi Lombardi Femiano 2018 – trofeo supersprint!

di Mauro Romanenghi

Scalia-Panziera/RAISport

Scalia-Panziera/RAISport

Un Mussi-Lombardi-Femiano sprint che più sprint non si può. Un’ora e mezza di gare una via l’altra, a Livorno. Per esigenze televisive si viaggia velocissimi senza premiazioni, senza fiato e senza pausa. Pure le interviste devono essere sprint: quindi assistiamo a botta e risposta fra ragazzi e ragazze ansimanti e una Caporale in splendida forma.

Prima di iniziare i commenti entro in modalità seria. Vari atleti ricordano Amelia Sorrentino, figlia di Corrado e Rossana. Lo facciamo anche noi di acquastampata. Va bene scherzare, ma su alcune cose purtroppo non si può. Ciao Amelia, e un abbraccio a Corrado e Rosanna.

Rientro in modalità commento.

Nobilita la gara il nostro amico Chad Leclos. Che dà lezioni a tutti sulle apnee. Soprattutto nell’ultima dei 200, dove saluta Ciampi con la manina e si invola. Io l’ho visto dal vivo. Quando uno è di un altro livello si vede sempre. Anche a novembre a Livorno. Un 100 farfalla spaziale, da 49”5. Ma le sue magagne se le porta sempre dietro. L’arrivo dei 50 farfalla è tutt’altro che perfetto, e i suoi schianti in virata sono proverbiali tanto quanto le sue sub. Ma noi Chad ti vogliamo bene lo stesso.

Allora.. la stampa specializzata non si avventura in grandi voli pindarici sui convocati… paura eh? Invece io mi butto. Intanto fanno il tempo qui Carraro, al personale, nei 50 rana. Orsi, nei 100 misti. Rivolta, nei 100 farfalla. Zazzeri nei 100 stile. Poi chi altri verrà portato?
Molti parlano di 4×200 femmine, altri di completare le 4×200 e 4×100 stile maschi. Altri della convocazioni del buon Martinenghi. Insomma, al mio calcolatore sicuri sono 28. Vediamo cosa succederà.

Nella 4×200 femminile sarei curioso di capire chi la stampa specializzata pensa di portare insieme alla Pellegrini. Considerato che qui ha vinto la Letrari, nota duecentista, aspetterei ancora un po’ per vedere i progressi delle specialiste. Poi se ne può anche parlare. Prima magari averne 4-5 da 1’55” in corta non sarebbe male.

Noto sulla stampa specializzata che l’uso del fattore X prende piede. Adesso siamo al fattore C dei misti. A voi scoprire chi sono. La fantasia al potere, sempre.

Vi aiuto. Parliamo del talentuoso Ceccon, che lui stesso nella sua intervista post gara si definisce un bel babbo. Infatti non solo rallenta ma come dice Sacchi con il suo arrivo panoramico si gioca un record italiano assoluto, il primo tra l’altro. Ma ammette candidamente che sarà per un’altra volta. Come a dire tanto miglioro di sicuro e quindi se miglioro, il record lo faccio. E devo dire che non posso che dargli ragione.

Guardavo ieri sempre Thomas Ceccon e non so… non sembra mostruosamente simile a Martinenghi? Così…per dire.

Cusinato: lavori duri per lei. Duecento stile, duecento misti, quattrocento stile. Più altre gare mattutine. Bell’allenamento. Per festeggiare il compleanno del Moro. Come dice Detti, se non le spari va avanti sempre. Beh, non spariamole.

Ottime cose anche dal dorso. Matteo Milli il mattatore qui, sfiora il tempo sui 50. Veramente bellissime le apnee del ragazzo di Roma. Ma le apnee ancora più efficaci sono quelle della Scalia, che stacca il primato italiano sui 50, che cercava da due settimane ed era maturo come i cachi sull’albero nel giardinetto sotto casa mia. Quasi ride la Silvia, che Luca Sacchi da in superpompa, qualsiasi cosa significhi. Il tempo limite non c’è, però insomma la via è tracciata. E mandiamolo sto bacio al fidanzato della Scalia, perbacco. Per una volta che si lascia andare.

Di fianco alla Scalia, la Panziera. Che si permette di paragonarsi alla Hosszù con tre gare in un pomeriggio. Margherita ti voglio bene ma non scherziamo col fuoco.

Rivolta, il Casper della farfalla, torna a sorridere dopo una buia estate. Lui ai Mondiali ci va sicuro, e il duello con Codia si perpetua.

Oggi parlo solo di ragazze, ma va così. La Carraro stacca anche lei il biglietto per la Cina. Ma non di un centesimo, cara Martina. Comunque la rana è cambiata, ha ragione. E hai ragione Martina, nuoti sempre benissimo. Ma nei 50 per ora meglio. Ma dai, un bel 1’06” non si butta via.

Si rivede la Pirozzi, che le sue peregrinazioni hanno portato a Trieste. La lince Pirozzi passa dalle Piramidi alle Alpi, dal Manzanarre al Reno. Alla ricerca di cosa non si sa. Speriamo che lei lo sappia, perchè oramai ha girato dappertutto. E intanto il tempo passa e le occasioni pure.

A volte in questi meeting troviamo atleti non di primissima fila ma che insomma si danno da fare e qualche soddisfazione se la tolgono, Qui Nicoletta Ruberti va al personale e al nono tempo alltime nei 50 stile. E diciamolo che noi guardiamo tutti!

Diamo conto degli ultimi due ragazzi che hanno fatto il tempo.

Marco Orsi vince i misti con un ottimo tempo, e stacca anche lui il tempo limite. Nei 50 vuole la vittoria su Bocchia e la ottiene. Pollice verso per Nerone-Orsi verso Spartaco-Bocchia. Ma nonostante le previsioni dello sciamano MecaSacchi, nessun segno di questa diatriba sulla stampa specializzata.
Anche Lorenzo Zazzeri fa un’ottima prestazione nei 100, rendendo la vita difficile al nostro amico Chad. Non è il personale, ma poco ci manca. Insomma, se uno così non è papabile, allora chi lo è? 

FuoriOnda 14 – Marco Orsi a Casa Jaked

di Redazione Podcast

 

Conduce la blogger Laura Vergani, con la collaborazione e la guida (nel senso che ha guidato lui) di Mauro Romanenghi. In redazione Marco Agosti

Ospite Marco Orsi al Jaked Store di Milano CityLife Shopping District.

Puntata lampo in libera uscita, così come la Juventus anche noi andiamo nuovamente in trasferta. Un incontro breve e intenso con Marco Orsi per ricapitolare la stagione fin qui trascorsa, per rivivere gli Assoluti e per capire cosa ci riserva il futuro…con un occhio anche su quello degli altri. Ma attenzione: il Bomber c’è sempre! FuoriOnda dal CityLife, ma sempre pronta a rientrare alla base.
Preparatevi alle prossime sorprese.

Montaggio a cura di Tommaso Marconi di RCT.

Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.

credit foto: Laura Vergani

Puntata registrata il 27/04/2018

 

Copenaghen 2017/5 – tris di primi

di Mauro Romanenghi

European Short Course Swimming Championships

foto: Giorgio Scala/Deepbluemedia

Visto che siamo vicini a Natale, partiamo così. Tre ori tre per l’Italia nella giornata conclusiva, tre ori tre per Saretta Sioestroem che cancella lo zero dalla casella ori e ne incamera a valanga, cedendo il primo dei 100 farfalla alla bimba di cera numero due. Tranquillizzo tutti e anche mia moglie che la bimba di Peaty è viva, oggi aveva la medaglia al sicuro addosso.

I fan della Saretta svedese hanno avuto la grande pensata… come Zor El /Supergirl Sarah si rivela al mondo, e tutti indossano la maglietta gialla di SuperSarah. Salvaci dalle controprestazioni e porta la staffetta sul podio!
Oggi non sbaglia nulla, la svedesona. Prima oro nei 100 farfalla, poi rinvincita su Kromoorangina nei 50 stile, poi frazione in agilitè da 24”2 in staffetta a farfalla. Et voilà. Primo tris servito.

Secondo tris vestito d’azzurro. Finale dei califfi, mica pizza e fichi. C’è Timmers, argento olimpico. Duncan Scott, finalista. Dotto, campione europeo. Nandor Nemeth, campione europeo e mondiale junior e bronzo mondiale in staffetta. Partenza fulminea a 0.56, 22 netto al passaggio, controllo terza vasca, apro il gas 46”11. Primo oro incamerato.

Entra Orsi. Incazzato nero. Malino nei 100, fuori podio nei 50, forma così così. Gran delfino, bel passaggio a dorso, a rana tiene Fesikov che si prende male, parte a stile agli 85 è davanti, il russo si impalla e oro due. Record italiano, ca va sans dire. E felicità a mille di mia moglie che ha trovato il suo nuovo idolo dopo Ryan Lochte.

Sabbioni. Dichiarazione: per l’oro ci vuole il record italiano. Fatto. Partenza spettacolare ho temuto per un secondo oltre i 15. E lì sta il 90% della vittoria. Tiene Simone, fino alla fine, 23”05.

Kliment dalla collana è dietro, per la prima volta in questa rassegna. La giura, lui voleva i cinque ori. Mezz’ora dopo va sotto i 23”. Troppo tardi per il suo oro, ma se hai due campioni europei e due medaglie d’argento e parti così, che altro puoi fare? E’ record mondiale Russia, Morozov deve solo fare 20”2 lanciato, una bazzecola. Kliment Kolesnikov, quattro ori e un argento, è il personaggio dei campionati. Tre record mondiali giovanili, uno assoluto, un futuro radioso. Speriamo, con la Russia non si può mai dire.

Sfida stellare anche nei 50 stile donne. Prima vasca Ranomi, seconda Sarah. Non è pareggio, vince la Svezia. Oggi è il suo giorno.

Bottino di medaglie anche per i danesi. Nei 100 farfalla donne la Beckmann, dove la Bianchi non ha quella brillantezza sotto dei 200. Peccato, perché bastava poco per arrivare al podio. Ma ci voleva il record italiano, e il passaggio a 26”5 è troppo alto per farlo. Una bracciata di troppo, ogni vasca, per Ilaria. Ma non ci scoraggiamo.

Sempre Danimarca nei 200 rana, con la Pedersen, afflitta dalla sindrome Hemskerk, cioè della sconfitta cercata. La danese perde anche quando deve solo vincere. E così la Vall Montero, 30 anni quasi, una vita da mediano, tira fuori la prestazione della vita. Questo 2’18”41, personale, la vale il suo primo successo. Non che sia una carneade, la ragazza, ma non aveva mai vinto. Ora sì. Brava Jessica.

Ancora Danimarca con Blume, bronzo nei 50 stile. Sempre un piacere vedere Pernille Blume.

Kharlanov invece ci delizia con le sue apnee, ho quasi temuto di doverlo andare a recuperare nell’ultima, invece dai 15 metri di emersione mancavano solo 5 bracciate a delfino e ce l’ha fatta da solo. Chiusura in 30”, ma per l’oro dei 200 farfalla  e per raggiungere il bordo bastano. Bravo.

Siccome poi dicono che l’Ungheria è solo Kati, ci pensa Boggie a smentire, con un onesto 3’58”15 personale alltime. Nuotata perfetta, bel passaggio in 1’58” ritorno in 1’59”. Stavolta la tedesca è dietro. Grande sorpresa, bronzo al Liechtenstein – che ho fatto fatica a scriverlo – figurarsi a pronunciarlo. Dopo i gemelli Hanni e Andreas Wenzel dello sci  io pensavo che il principato alpino fosse stato inglobato in un universo parallelo. Invece c’è ancora e sfoggia questa ragazzona che abbraccia per fortuna la tedesca Koehler medaglia d’argento e non la Kapas. Altrimenti la uccideva. La sua gioia si sente attraverso il teleschermo, urla per cinque minuti. Brava alla Hassler.


Dopo un grazie allo streaming LEN, premio sfiducia alla RAI. Nel miglior giorno degli azzurri, le gare le facciamo vedere alle 22.45. Voto zero. Solo vergogna. Nothing else.