F/O153 – FuoriOnda – Fukuoka mon amour! day5

Conduce la blogger Laura Vergani, questa settimana in solitaria ma con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti (e forse a sorpresa si aggiungeranno gli altri!).

Ospite Cristina Chiuso, ex atleta e capitana azzurra e Talent Sky Sport.

In una giornata orfani di finali italiane, cade un altro record del mondo ad opera delle scatenate atlete aussies!
La Francia fa triplete con il re Leon (Marchand), ma non spetta a lui la palma per la miglior prestazione maschile di giornata…
Scopritela su Fukuoka mon amour! l’unico podcast che vi porta dritti dritti in Giappone.

Crediti
Montaggio a cura di Edoardo Macrì di LifesavingInItaly.
Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.
Puntata registrata il 27 luglio 2023
credit foto: Laura Vergani

F/O152 – Fuori Onda – Fukuoka mon amour! day4

Conduce la blogger Laura Vergani, questa settimana in solitaria ma con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti (e forse a sorpresa si aggiungeranno gli altri!).

Ospite Cristina Chiuso, ex atleta e capitana azzurra e Talent Sky Sport.

Cade infine il record del mondo di Federica Pellegrini nei 200 sl e questa notizia crea un effetto domino con un’altra..
Nella quarta giornata di gare a Fukuoka tante fumate nere per gli azzurri…
Se volete saperne di più potete ascoltare Fukuoka mon amour! l’unico podcast che vi porta dritti dritti in Giappone.

Crediti
Montaggio a cura di Edoardo Macrì di LifesavingInItaly.
Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.
Puntata registrata il 26 luglio 2023
credit foto: Laura Vergani

F/O151 – FuoriOnda – Fukuoka mon amour! day3

Conduce la blogger Laura Vergani, questa settimana in solitaria ma con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti (e forse a sorpresa si aggiungeranno gli altri!).

Ospite Cristina Chiuso, ex atleta e capitana azzurra e Talent Sky Sport.

La gara che vince la sfida del terzo giorno a Fukuoka è quella dei 1500 donne.
E non per il motivo che tuttə immaginate!
E poi come sempre i due atleti del giorno: l’uomo e la donna che in qualche modo si sono distinti… senza troppi buonismi, come sempre su Fukuoka mon amour! l’unico podcast che vi porta dritti dritti in Giappone.

Crediti
Montaggio a cura di Edoardo Macrì di LifesavingInItaly.
Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.
Puntata registrata il 25 luglio 2023
credit foto: Laura Vergani

F/O150 – FuoriOnda – Fukuoka mon amour! day2

Conduce la blogger Laura Vergani, questa settimana in solitaria ma con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti (e forse a sorpresa si aggiungeranno gli altri!).

Ospite Cristina Chiuso, ex atleta e capitana azzurra e Talent Sky Sport.

Nel mondiale che dà il via all’avvicinamento ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, la gara che vince il contest del secondo giorno è il primo podio di giornata: l’argento in versione terzetto!
E scopriremo che non è la prima volta che un trio sale sul secondo gradino del podio!
Abbiamo anche l’oro e il record italiano di Ceccon, state tranquilli.

Scopriamo insieme a Cristina chiuso quali saranno gli altri protagonisti e le altre protagoniste di questa seconda giornata di gare, ascoltando Fukuoka mon amour! l’unico podcast che vi porta dritti dritti in Giappone.

In questa prima giornata di gare quali saranno gli altri protagonisti e le altre protagoniste a insindacabile giudizio di Cristina Chiuso?

Crediti
Montaggio a cura di Edoardo Macrì di LifesavingInItaly.
Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.
Puntata registrata il 24 luglio 2023
credit foto: Laura Vergani

F/O149 – FuoriOnda – Fukuoka mon amour! day1

Conduce la blogger Laura Vergani, questa settimana in solitaria ma con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti (e forse a sorpresa si aggiungeranno gli altri!).

Ospite Cristina Chiuso, ex atleta e capitana azzurra e Talent Sky Sport.

Nel mondiale che dà il via all’avvicinamento ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, gli amati francesi vincono la palma di “miglior gara di esordio” a Fukuoka, dove Leon Marchand abbatte il record del mondo nei 400 misti, cancellando il tempo di un certo signor Michel Phelps.

In questa prima giornata di gare quali saranno gli altri protagonisti e le altre protagoniste a insindacabile giudizio di Cristina Chiuso?
Scopritelo con noi ascoltando Fukuoka mon amour! l’unico podcast che vi porta dritti dritti in Giappone.

Crediti
Montaggio a cura di Edoardo Macrì di LifesavingInItaly.
Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.
Puntata registrata il 23 luglio 2023
credit foto: Laura Vergani

F/O144 – FuoriOnda – Parigi 2024: Paralimpici work in progress!

work in progress to Paris2024

di redazione Podcast

Conduce la blogger Laura Vergani con la collaborazione redazionale di Mauro Romanenghi,
tecnico della IN Sport Rane Rosse, Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, Andrea Longobardo il
nostro Astrolifesaver di fiducia e come sempre Marco Agosti in redazione.

Ospiti di oggi Riccardo Vernole DT della nazionale di nuoto paralimpica; Matteo Poli in
qualità di videoanalista; Ilario Battaglia delegato FINP Emilia Romagna; e vari atleti coinvolti
in questo camp, tra questi: Margherita Sorini e Massimo Resta, che si raccontano ai nostri microfoni.

Tanta tanta carne al fuoco oggi! Siamo a Modena dove la nostra Laura Vergani si avventura
per intrufolarsi nel camp dei paralimpici dove si lavora con i giovani in vista di Parigi 2024,
come ci aveva già raccontato Federica Fornasiero. Oltre a salutare tanti amici (ma non li
sentiremo tutti, altrimenti la puntata durerebbe tre ore) parliamo con il DT della nazionale
italiana, con il videoanalista (ma che è un tecnico modenese ben conosciuto, Matteo Poli) e
con due ragazzi convocati nella piscina Dogali (che si pronuncia Dògali così fughiamo ogni
dubbio).
La FINP cerca nuovi talenti, ma anche nuovi tecnici, per continuare quel percorso che è
iniziato, non finito, ai Giochi di Tokyo. E il percorso passa anche da questi training camp:
sentiamo insieme ai protagonisti come fervono i lavori!

Tutto questo e altro solo su Fuorionda, il podcast sul nuoto…e non solo!

Montaggio a cura di Margherita Manni di Lifesavinginitaly.

Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.

Puntata registrata il 25 febbraio 2022

credit foto: ufficio stampa Comune di Modena.

F/O142 – FuoriOnda – Erika Ferraioli

Erika Ferraioli

di redazione Podcast

Conduce la blogger Laura Vergani con la collaborazione redazionale di Mauro Romanenghi, tecnico della IN Sport Rane Rosse, Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, Andrea Longobardo il nostro Astrolifesaver di fiducia e come sempre Marco Agosti in redazione.

Ospite di oggi Erika Ferraioli, velocista della Canottieri Aniene, Esercito e della nazionale italiana.

Cosa farà adesso dopo venti anni di onorata carriera la velocista azzurra Erika Farraioli? La scrittrice? La promoter? L’addetta alle relazioni? Team manager? Di certo per ora niente più blocchetto e costume da gara, per lei. Sul divano di casa si mette comoda e ci racconta un po’ della sua carriera, di quello che è stato e che spera sarà. Pane, ansia e competizione: e tante staffette, questo quello che salta fuori. Oltre a un appello a seguire le orme della staffetta veloce che fu medaglia europea e mondiale.
Solo su Fuorionda, il podcast sul nuoto…e non solo!

Montaggio a cura di Edoardo Macrì di Lifesavinginitaly.

Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.

Puntata registrata il 16 dicembre 2021

credit foto: Erika Ferraioli by Rafael Domeyko.

F/O141 – Sven Spannekrebs: allenare i rifugiati…ma non solo! – italian version

Svenn Spannekrebs – italian version

di redazione Podcast

Conduce la blogger Laura Vergani con la collaborazione redazionale di Mauro Romanenghi, tecnico della IN Sport Rane Rosse, Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, Andrea Longobardo il nostro Astrolifesaver di fiducia e come sempre Marco Agosti in redazione.
Traduzione di Tommaso Marconi.

Ospite di oggi: Sven Spannekrebs, allenatore del team rifugiati e di Yusra Mardini fino al 2016 e oggi membro di Sportjugend Berlin, nonché allenatore di uno dei più famosi celub berlinesi, lo Spandau 04

Oggi puntata superspeciale: dopo un lungo inseguimento durato quattro anni, siamo riusciti a intercettare Sven Spannekrebs, inventore e creatore del team rifugiati per il nuoto. Insieme a lui ripercorriamo il suo cammino come creatore e coach del team, del suo incontro con Yusra Mardini, delle sue collaborazioni passate e soprattutto dei progetti futuri.
Un’intervista tutta da ascoltare: anche perché oggi sentirete una voce nuova, anche se il suo nome lo conoscete tutti!!!
Solo su Fuorionda, che dà rifugio al nuoto… ma non solo!

Montaggio a cura di Tommaso Marconi di RCT Sport

Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.

Puntata registrata il 15 novembre 2021

credit foto: Sven Spannekrebs

F/0 141 – Sven Spannekrebs: coaching the first refugee’s team – original version

Svenn Spannekrebs

di redazione podcast

Original English version:
In this episode Laura Vergani hosts Sven Spannekrebs, swimming coach of Yusra Mardini and for the olympic refugee team until 2016. Sven is a member of Sportjugend Berlin and he is now coaching Spandau 04, the well known club from Berlin.

Episode description: after four years in the making we’re proud to have Sven in our program. Sven is the coach and inventor of the swimming olympic refugee team. In this episode we have a look with him at his professional development as a coach and he tells us about his friendship with Yusra Mardini and his plans for the future.

Original Italian version:
Conduce la blogger Laura Vergani con la collaborazione redazionale di Mauro Romanenghi, tecnico della IN Sport Rane Rosse, Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, Andrea Longobardo il nostro Astrolifesaver di fiducia e come sempre Marco Agosti in redazione.
Traduzione di Tommaso Marconi.

Ospite di oggi: Sven Spannekrebs, allenatore del team rifugiati e di Yusra Mardini fino al 2016 e oggi membro di Sportjugend Berlin, nonché allenatore di uno dei più famosi club berlinesi, lo Spandau 04.

Oggi puntata superspeciale: dopo un lungo inseguimento durato quattro anni, siamo riusciti a intercettare Sven Spannekrebs, inventore e creatore del team rifugiati per il nuoto. Insieme a lui ripercorriamo il suo cammino come creatore e coach del team, del suo incontro con Yusra Mardini, delle sue collaborazioni passate e soprattutto dei progetti futuri.
Un’intervista tutta da ascoltare: anche perché oggi sentirete una voce nuova, anche se il suo nome lo conoscete tutti!!!
Solo su Fuorionda, che da rifugio al nuoto… ma non solo!

Montaggio a cura di Tommaso Marconi di RCT Sport.

Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.

Puntata registrata il 15 novembre 2021.

credit foto: Sven Spannekrebs.

Kazan 2021: Il nuovo che balza, ma il “vecio” non si scalza!

meglio umarell o campioni ??

di Mauro Romanenghi

Mi sarei aspettato da questa rassegna una cosa che invece non è avvenuta: le classiche frasi italiane quando si ritira il grande campione proferite da stampa, commentatori, nani, ballerine e anche dal passante per la strada (dato che in piscina non può entrare nessuno) del tipo “eh ma senza la Pellegrini, le gare non sono più le stesse!” oppure “questa gara è orfana della Pellegrini”, o ancora “la prima nazionale senza la Pellegrini”. Forse non ho fatto abbastanza attenzione, oppure me ne sono bellamente fregato e non ci ho badato.

D’altronde, con trentacinque podi e sette titoli europei va benissimo così. Non ricordo di aver mai visto così tanto azzurro sul podio. Sono troppi? Sono troppo pochi? Come direbbe Borghese, per un piccolo europeo di corta, ci sta: voto… dieci (anche se le pagelle non piacciono a tutti, e comunque si può intervenire da casa per ribaltare la situazione)!

I titoli arrivano da ogni età: vedi il gigante di Budrio, al secolo Marco Orsi, che ha deciso di regalarsi un’altra bella stagione invernale. Lungi dall’andare in letargo come direbbe il suo nome, si spara questo bel 100 misto in 50”95 e in semifinale si preoccupa anche della salute psicofisica di Ceccon che ha deciso di sfidare il picco di lattato facendo 50 farfalla e 100 misti nel giro di 30 secondi: contento lui.

Ma arrivano anche da Martinenghi, non più supergiovane ma comunque parte della new generation, che trova nei 100 rana finalmente la sua dimensione. Mi è piaciuto il giovane di Brebbia, interprete di quella nuova rana muscolare che tanto dispiace ai puristi. Ma se la direzione è quella dettata da Peaty, cioè di prendere a testate l’acqua con una potenza da caterpillar, allora bisogna un po’ adeguarsi. Niccolò poi è diventato veramente grosso, me lo ricordo giovane sgarzello e magrino al Nico Sapio qualche anno fa quando lo presentai a una delle ragazze che accompagnavo suscitandone la vergogna (della ragazza, non di Niccolò). Credo che da allora sia raddoppiato, come muscolatura pettorale (non dispiacerebbe, questo, sempre alla suddetta ragazza).

La rana ci regala altri due titoli da Carraro e Castiglioni, nei 100 e 50 rana. Sorpresa? Un po’ sì. Mi sarei aspettato una bella lotta fra le due nei 100 e invece in finale la gara della Martina nazionale ha la meglio non dico facilmente, però… quasi facilmente.

Arianna Castiglioni si riscuote nei 50, dove vince poco a sorpresa su una appannata Pilato che rappresenta la vera new generation. Primatista mondiale di lunga, campionessa europea, qua stecca un po’. Non è una bella stagione invernale, finora, la sua. Non so perché, ma per una sedicenne che è in continua evoluzione un attimo di assestamento ci sta. Al momento non mi preoccuperei, mangerò sereno la mia pizza serale del sabato.

Bellissimo invece il titolo di Razzetti nei 200 farfalla. Sarà che Milak non è al massimo però perdere non piace a nessuno, men che meno al campione olimpico. Ma vedere l’occhiataccia del magiaro al genovese che si invola nelle ultime due vasche fa piacere. Poi magari a Fukuoka e Roma se lo mangia a colazione, intanto toma la castagna.

Infine il bel mix del record mondiale della mista maschile veloce anzi velocissima. Guardavo Lamberti con i tre compagni leggermente più alti e un filo più grossi (Miressi non è grossissimo, in realtà… però che sia alto non possiamo negarlo). Insomma vedere i tre piloni dell’Autosole con il bravo Michele che, nonostante fosse all’esordio in azzurro, ha ben figurato migliorando il record dei 50 dorso quattro volte, mi metteva tenerezza. Starò invecchiando e divento buono, cosa vi devo dire.

Insomma tante medaglie da una nazionale che se vede arrivare tantissime nuove leve non vuole abbandonare gli anziani. Proprio ieri andavo a vedere per un cane, un labrador. Abbiamo scelto di prendere un cane di 11 anni. Il cane era molto felice, ci hanno detto che aveva ancora molto da dare. Noi ne siamo sicuri, e anche in questa nazionale ci sono atleti che a quanto pare anche oltre i trent’anni (che non è come un labrador di 11 anni, ma insomma ci siamo capiti) hanno voglia di divertirsi e vincere. Come Ilaria Bianchi, che sfida ancora i 200 farfalla con irriverenza. 

E naturalmente c’è il nostro buon Fabione, che pare aver risolto un po’ delle vicissitudini che ci ha raccontato visto che ancora raggiunge le finali della rana veloce lasciando indietro un paio dei suoi giovani eredi, i quali comunque scalpitano per passare avanti. Speriamo che non usino i vecchi mezzi medioevali tipo agguati nella foresta o il classico bicchiere di vino all’arsenico e vecchi merletti.

Medaglie giovani? Ma sì che ci sono, Alla fine Ceccon raggranella la medaglia nei 200 misti e nei 50 farfalla, dove duella all’arma bianca tipo Highlander con Rivolta, venendo sconfitto dopo che i due si sono rubati il primato italiano sette o otto volte come in una partita di rubamazzetto, il gioco di carte più brutto che ci sia. Ma qua almeno il culo non c’entra.

E poi c’è la Cocconcelli, che fa tutte le gare sui 50 tranne la rana dove, a parte che che ci sono almeno quattro-cinque in Italia che potrebbero andare in finale europea, poi non è che sia proprio il suo stile migliore: anzi. Ciò non va molto bene, perché nei misti è lì dove ha perso la medaglia individuale che, sempre come direbbe Borghese, secondo me ci stava.

Ora voi mi direte che non ho parlato di Gregorio Paltrinieri: ma neanche dell’assenza della Pellegrini, per cui ci sta. Ma il record europeo individuale, alla fine, lo fa lui. Che poi, chi vince ha sempre ragione e, come dice Conner McCloud, ottiene la ricompensa.