Conduce la blogger Laura Vergani, con il supporto oggi solo “psicologico” di Mauro Romanenghi tecnico, almeno così si dice, della IN Sport Rane Rosse, con la verve da guastatore in contumacia di Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, l’incursione astrale del nostro astrolifesaver Andrea Longobardo e con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti.
Ospite oggi Roberto Valori, presidente uscente della FINP! Medagliato paralimpico di nuoto, uno degli artefici della nascita della FINP nel 2010 (e basta se no non la finiamo più). Parliamo invece dei suoi albori agonistici negli anni ‘70 e ‘80, della sua idea (insieme allo storico presidente Luca Pancalli) di creare un centro federale e da lì poi una federazione indipendente per il nuoto paralimpico con i suoi attuali 600 tecnici specializzati e di raccontare la sua storia fino ad oggi. Con tutte le difficoltà, ma anche le soddisfazioni e i successi. Tutto questo su FuoriOnda, il primo podcast sul nuoto (anche paralimpico) e non solo!
Montaggio a cura di Edoardo Macrì di LifeSavingInItaly Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix Puntata registrata il 15 gennaio 2025 credit foto: FINP
Conduce la blogger Laura Vergani, con il supporto di Mauro Romanenghi tecnico, almeno così si dice, della IN Sport Rane Rosse, la verve da guastatore a cinque cerchi di Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, l’incursione olimpica del nostro astrolifesaver Andrea Longobardo e con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti.
Oggi iniziamo la nostra Olimpiade con gli speciali Ville Lumière. Un po’ di cerimonia (discutibile e discussa) poi gare: scherma, ciclismo, nuoto, medaglie, protagonisti della prima giornata. E la sorpresa di questi Giochi, il contributo del nostro Nicolò come Young leader del CIO. Insomma siamo finiti anche al CIO. Tutto questo solo su FuoriOnda-Ville Lumière, il podcast sul nuoto olimpico… e non solo.
Montaggio a cura di Edoardo Macrì di LifeSavingInItaly.
Sigla “Happy Rock” di MagikStudio disponibile in Licenza Creative Commons.
Conduce la blogger Laura Vergani, con il supporto di Mauro Romanenghi tecnico, almeno così si dice, della IN Sport Rane Rosse, con la verve da guastatore di Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro e con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti.
Ospite oggi la nostra amica Cristina Chiuso.
Riparte la #roadtoParis2024 e anzi siamo quasi alla conclusione. Infatti inauguriamo una serie di puntate dove parliamo dei qualificati ai Giochi delle nazioni più significative e iniziamo, guarda un po’ dall’America. Oggi quindi si chiacchiera di Canada, USA e Brasile. Soprattutto USA, la nazione dei ricicloni… o dei grandi talenti… o dei grandi ritorni… o delle grandi sparizioni. Poi le boscaiole canadesi, insieme ai castori, e infine si va al caldo (o al freddo, visto che per loro è inverno) con la nazionale brasiliana, in cerca di rinverdire i fasti del passato. Tutto questo solo su FuoriOnda, il podcast sul nuoto…e non solo, in rotta di collisione con Parigi!
Montaggio a cura di Edoardo Macrì di LifeSavingInItaly.
Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.
Conduce la blogger Laura Vergani, con il supporto di Mauro Romanenghi tecnico, almeno così si dice, della IN Sport Rane Rosse, con la verve da guastatore di Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro e con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti.
Ospiti Lorenzo Zazzeri e Matteo Restivo atleti azzurri della nazionale di nuoto e Valerio Francia, co-redattore del podcast Sportiva.mente
Oggi parliamo con Lorenzo Zazzeri e Matteo Restivo che tutti certamente conoscete: atleti azzurri, atleti olimpici, medagliati olimpici, mondiali ed europei.
Scuola e sport? Questo il dilemma! Con i nostri due ospiti cerchiamo di capire come le due istituzioni possono anzi devono collaborare per la formazione dei ragazzi. Aldilà delle “fissazioni” dei docenti di educazione motoria (e qui sta a voi ascoltare) cosa può fare la scuola in materia sportiva? Come lo sport può anzi deve venire incontro all’istituzione? Vediamo come i due ragazzi, aiutati da Valerio Francia, affronteranno questi temi nel loro podcast Sportiva-mente raccontando anche le loro personali esperienze. Mentre attendiamo di riprendere la #roadtoParis2024, ascoltate questo interessante argomento.
Tutto questo solo su FuoriOnda, il podcast sul nuoto…e non solo!
Montaggio a cura di Edoardo Macrì di LifeSavingInItaly.
Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.
Matteo Restivo e Lorenzo Zazzeri davanti ad un microfono per raccontare la loro esperienza di studenti-nuotatori (e viceversa!) in un nuovissimo e podcast. Sportiva-mente approfondisce tutti gli aspetti che uno studente-atleta si trova ad affrontare durante la propria carriera, come gestire la pressione oppure affrontare il fallimento, facendo emergere l’approccio migliore per raggiungere i propri obiettivi.
Prendendo spunto dalle proprie esperienze e consapevoli che tanti giovani sono portati a scegliere tra la carriera sportiva e quella una carriera accademica/professionale (e viceversa), hanno deciso quindi di condividere i propri tentativi di tenere insieme due aspetti della vita e lo hanno fatto attraverso un podcast per stimolare studenti e studentesse, genitori, docenti e allenatori a riconoscere il valore di una doppia carriera come stile di vita per raggiungere diversi traguardi personali.
Sportiva-mente.. per rendere concreto il detto mens sana in corpore sano.
Conduce la blogger Laura Vergani, con il supporto di Mauro Romanenghi tecnico, almeno così si dice, della IN Sport Rane Rosse e con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti.
Ospite Walter Bolognani, ex CT della Nazionale giovanile e di ritorno da una stagione alla Dinamo Bucarest come direttore tecnico.
Riprendiamo il percorso di questa stagione dopo la sbornia dei Mondiali e parliamo con Walter Bolognani, reduce da un’esperienza in Romania come direttore tecnico della Dinamo Bucarest, prestigiosa squadra della capitale.
Ci facciamo raccontare sia il suo ruolo nel club, sia l’organizzazione all’interno della struttura e quale è la cultura del nuoto in Romania. E anche come mai ha deciso di tornare in Italia.
Solo su FuoriOnda, il primo podcast del nuoto in Italia. Ricomincia la #roadtoParis2024!
Montaggio a cura di Edoardo Macrì di LifeSavingInItaly.
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Conduce la blogger Laura Vergani, questa settimana in solitaria ma con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti (e forse a sorpresa si aggiungeranno gli altri!)
Commento di Cristina Chiuso, ex atleta e capitana azzurra e Talent Sky Sport
Dopo Fukuoka torna il magico duo Vergani-Chiuso, o Chiuso-Vergani fate voi. Una settimana per (s)parlare dei Mondiali di Doha, dei loro protagonisti (o degli assenti, vista la mal parata). Oggi ultimo appuntamento, con la formazione a tre e il tiro incrociato verso Mauro Romanenghi, che regge alla grande (ma fino a un certo punto). Protagonisti, grandi assenti, nazionale azzurra, ma soprattutto tempi sì o tempi no? Chi ascolterà saprà! Con lo speciale finale chiudiamo le Notti arabe: solo su Fuorionda, l’unico podcast che vi ha portato l’Oriente nel salotto di casa.
Montaggio a cura di Edoardo Macrì di LifeSavingInItaly.
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Conduce la blogger Laura Vergani, questa settimana in solitaria ma con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti (e forse a sorpresa si aggiungeranno gli altri!)
Commento di Cristina Chiuso, ex atleta e capitana azzurra e Talent Sky Sport
Dopo Fukuoka torna il magico duo Vergani-Chiuso, o Chiuso-Vergani fate voi.
Una settimana per (s)parlare dei Mondiali di Doha, dei loro protagonisti (o degli assenti, vista la mal parata).
Gara del giorno oggi quella della Sarah svedese che quasi lancia la Svezia sul trono mondiale della staffetta dopo aver vinto i 50 stile. Per noi sorpresone dalla nostra Sara (Franceschi) e dalla staffetta maschile, che si gioca la vittoria fino all’ultimo. Concludiamo le serate arabe ma ci sarà la sorpresa finale…restate con noi, solo su Fuorionda speciale Notti arabe, l’unico podcast che vi porta l’Oriente nel salotto di casa.
Montaggio a cura di Edoardo Macrì di LifeSavingInItaly.
Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.
Conduce la blogger Laura Vergani, questa settimana in solitaria ma con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti (e forse a sorpresa si aggiungeranno gli altri!).
Ospite Cristina Chiuso, ex atleta e capitana azzurra e Talent Sky Sport.
Nel mondiale che dà il via all’avvicinamento ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, gli amati francesi vincono la palma di “miglior gara di esordio” a Fukuoka, dove Leon Marchand abbatte il record del mondo nei 400 misti, cancellando il tempo di un certo signor Michel Phelps.
In questa prima giornata di gare quali saranno gli altri protagonisti e le altre protagoniste a insindacabile giudizio di Cristina Chiuso? Scopritelo con noi ascoltando Fukuoka mon amour! l’unico podcast che vi porta dritti dritti in Giappone.
Crediti Montaggio a cura di Edoardo Macrì di LifesavingInItaly. Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix. Puntata registrata il 23 luglio 2023 credit foto: Laura Vergani
La Divina e le damigelle d’onore di gran lusso (screenshot Raisport)
Come sapete bisogna vaccinarsi con la terza dose. Dico bisogna perché ce lo dice la scienza, mica pizza e fichi. Ebbene io l’ho fatto, e diciamo che prima o poi doveva capitare, non sono stato benissimo. Niente di che, un po’ di fiacchezza, e se magari il centro vaccinale non fosse stato a 3 gradi centigradi di temperatura, magari sarei stato anche meglio.
Comunque il giorno del vaccino mi sono visto gli Assoluti (non tutti, solo un pezzo del pomeriggio, prima stavo a letto cercando di scaldarmi e leggendo la raccolta di fiabe della Carter, che consiglio), con una bella tazza di tisana in mano. Non amo le tisane, in genere, ma in questo caso un po’ di caldo non guasta mai.
Che ti vedo in streaming? Ma l’addio della Pellegrini, addirittura in diretta nazionale con spostamento della sua gara al pomeriggio.
La gara è stata abbastanza scontata, ma comunque la Pellegrini si è impegnata.
Il dopogara è durato quasi quanto la diretta (esagero, ma è quasi così). Invitate come damigelle d’onore tipo matrimonio – e non è escluso che lo rifaranno veramente quando ci sarà quello ufficiale – campionesse che la Pellegrini ha battuto e non; in questo è stata imparziale. Infatti c’era la Potec, che la infilò ad Atene grazie alla miopia e alla sua respirazione monolaterale, così come la Heemskerk che per vincere una gara ha dovuto sudare sette camicie: penso a memoria sia un mondiale di corta, vasca che la Fede ha amato quanto lasciare Verona per andare in Francia a nuotare o i mesi passati con Morini. C’era pure Alice Mizzau, che non ho capito bene tra le varie campionesse a che titolo ha disputato il final fight: ma chi sono io per discutere le scelte della padrona di casa? Una cosa, però, la posso dire alla fine: le orecchie fuori dalla cuffia nelle interviste le può osare solo lei…capisco lo sponsor, però come style è rivedibile. Ma ti perdoniamo! A parte gli scherzi tra Sjoestroem, Verraszto, eccetera hanno “gareggiato” per 50 metri (sguazzato, direi), tipo Laszlo Cseh a Budapest poche settimane fa. Dopo, fiori e opere di bene. Del discorso non ho capito nulla, ma non importa. L’importante è che non abbiamo perso Malagò cercando di farlo uscire dalla testata della vasca (non si fa, lo sanno tutti) e che ora siamo rimasti senza la staffettista per la 4×100 mista mista che non era male e nemmeno per la mista femminile. La 4×200 la do per persa fino a nuovo ordine e quindi ora, sotto a chi tocca.
Se ne va anche un pezzo di velocità femminile. LA staffettista della 4×100 veloce è lei: Erika Ferraioli, la velocista sobria, quella che dopo le gare individuali aveva sempre un’espressione indecifrabile, e poi in staffetta ci stupiva. Studiosa e diligente, mai appariscente, la abbracciamo da lontano e ci ripromettiamo di sentirci per raccontarci una bellissima carriera. Al momento in cerca di eredi.
Ultimo addio in punta di piedi per Laura Letrari, che ricordiamo anche lei come velocista di razza. Lascia con l’ultimo titolo nei misti, gareggerà ancora ma il palcoscenico lo chiude qui. Uno dei nostri primi podcast, tra l’altro, che ricordo con grande piacere.
Riguardo agli Assoluti, che dire. Troppe gare nel periodo, troppi appuntamenti per nuotare e quindi agonisticamente come tempi si è visto molto poco. Alcuni personaggi però meritano la nostra attenzione. Su questi vorrei scommettere per un’entrata in pianta stabile in un prossimo futuro nel panorama azzurro di vertice.
Il primo, chiamiamolo Simone One, lo abbiamo seguito grazie alle nostre puntate a Imola abbastanza frequenti e i cui progressi ci sono continuamente additati: tale Simone Cerasuolo vincitore di 50 e 100 rana con i nuovi mondiali giovanili di corta. L’ingresso nella topfive di sempre in queste gare lo pone all’attenzione generale: da rivedere nella vasca da 50.
Il Simone Two è Stefanì, nome nuovo che nel delfino sta trovando la sua dimensione sotto la guida di Andrea Sabino, sempre nostra vecchia conoscenza. Prodotto pugliese in trasferta, oseremmo dire, Simone ci delizia con il secondo tempo alltime nei 100 farfalla e adesso lo aspetta il palcoscenico mondiale. Tra l’altro ottime le sue gare anche nei 50 stile, 100 dorso e nei 50 farfalla dove ottiene il suo primo titolo, prima della gara exploit dei 100.
Nascosto all’ombra del suo compare di allenamento, ma neanche poi tanto, cresce Matteo Lamberti, classe 99 allenato da Morini. Sostituisce De Tullio nel binomio degli atleti del Moro: si vede che la scaramanzia prevede due atleti di vertice per il coach livornese, tra l’altro tornato a casa dopo anni ad Ostia. Vince i 1500 stile libero migliora ancora il suo personale dopo il Sapio, entra nei top ten dei 400 e dei 1500. C’è chi mi dice, fra le mie conoscenze, che in allenamento da del filo da torcere al buon Gabriele, che dal canto suo ama le sfide e ancora non è pronto per la pensione. C’è un’ultima scommessa da vincere, e Tokyo ancora brucia al buon Detti che ad ogni annata si ritrova una sfiga diversa sul groppone. Ricordiamo infatti gli infortuni che lo hanno spesso segato dalla manifestazione importante: non ultima l’infezione virale della scorsa stagione, anche se non è finita su tutti i giornali come la mononucleosi di Paltrinieri, i suoi effetti li ha avuti lo stesso.
Ma torniamo al buon Matteo, che sta venendo fuori e speriamo che con il fratello, purtroppo qui assente per malattia (i virus imperversano) ci dia altre carte da giocare per il nostro mezzofondo…non che non ne abbiamo, sia chiaro.
Visto che siamo a discutere da anni della penuria dei 200 rana, allora se dobbiamo fare una scommessa facciamola su Alessandro Fusco. Se lo cercate su Google, la prima cosa che viene fuori è che è il fidanzato della Quadarella. D’altronde sappiamo che Magnini era il fidanzato della Pellegrini, Marin era il fidanzato della Manaudou… agli italiani piace così. A noi invece piace il 2’05”28 dei 200 rana agli Assoluti, secondo tempo di sempre in Italia. Prodotto del vivaio di Alessandria, squadra che conosco bene ma più per il salvamento, Alessandro ha pagato qualche anno di scotto dopo le ottime prestazioni Juniores. Adesso più che mai c’è spazio per lui, la distanza è un prato da seminare e da irrigare. D’altronde l’esperienza dei 400 misti con il Turrini degli ultimi anni insegna: il trono del vecchio re va insidiato altrimenti l’erba del regno diventa sterile.
Volevo inserire nelle mie scommesse anche un nome femminile nuovo. Due nomi mi vengono in mente, devo dire a livello cronometrico niente di eccezionale, ma se devo puntare qualche vecchio rublo russo, moneta che va sempre di moda fra i collezionisti, allora cerchiamolo nelle terre d’Emilia. La Cocconcelli continua il suo miglioramento, distribuito nella velocità fra stile, misti e vari cinquanta. Sulla soglia dei 52” a stile, può essere uno stimolo per altre giovani a emergere. Stimolo che può dare la D’Innocenzo a dorso, con un bel 100 visto a questi Assoluti. Un nome che merita qualche kopeko, senza tanto spendere. Sulle ragazze purtroppo al momento ho poco da spendere, siamo in ristrettezze. Ma siamo fiduciosi e attendiamo, se non un erede, almeno una sfumatura di ciò che è stato.
E quindi baci e abbracci da Riccione…ma attenzione, il virus è sempre in agguato e da quello che ho visto, troppa pienezza nelle tribune e troppa disinvoltura. Ma alla fine, bisogna pur vivere.
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