Conduce la blogger Laura Vergani, con il supporto di Mauro Romanenghi tecnico, almeno così si dice, della IN Sport Rane Rosse, la verve da guastatore a cinque cerchi di Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, l’incursione olimpica del nostro astrolifesaver Andrea Longobardo e con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti.
Settimo giorno: nello scoprire oggi che Roncadelle ha tante medaglie d’oro quante la Germania cerchiamo di parlare di canottaggio perché di nuoto lo facciamo comunque e oggi è l’unica medaglia italiana. Niente polemiche, qualche rissa, BMX che guarda caso parla francese, vela che si fa attendere e anche tennis. Sempre con FuoriOnda Ville Lumière, il podcast sul nuoto olimpico…e non solo.
Montaggio a cura di Edoardo Macrì di LifeSavingInItaly.
Sigla “Happy Rock” di MagikStudio disponibile in Licenza Creative Commons.
Conduce la blogger Laura Vergani, con il supporto di Mauro Romanenghi tecnico, almeno così si dice, della IN Sport Rane Rosse, la verve da guastatore a cinque cerchi di Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, l’incursione olimpica del nostro astrolifesaver Andrea Longobardo e con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti.
Siamo al sesto giorno, dovrebbe esserci il riposo ma non sarà così. Oggi si parla di nuoto ma anche di botte da orbi, di canadesi contro judoka, dei body bellissimi e di ciabatte alla moda. Ma anche delle grandi sfide in vasca, una vasca con pochi record ma che regala emozioni! Le stesse che diamo noi con FuoriOnda Ville Lumière, il podcast sul nuoto olimpico…e non solo.
Montaggio a cura di Edoardo Macrì di LifeSavingInItaly.
Sigla “Happy Rock” di MagikStudio disponibile in Licenza Creative Commons. Puntata registrata il 1 agosto 2024
Conduce la blogger Laura Vergani, con il supporto di Mauro Romanenghi tecnico, almeno così si dice, della IN Sport Rane Rosse, la verve da guastatore a cinque cerchi di Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, l’incursione olimpica del nostro astrolifesaver Andrea Longobardo e con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti.
Sembra strano ma al quinto giorno non commentiamo nessuna medaglia del nuoto azzurro, e così sarà anche domani dove non avremo nessun atleta impegnato dopo dieci finali in cinque giorni ed emozioni incontenibili. Ma c’è tanto altro: canottaggio, atletica, tiro, insomma chi più ne ha più ne metta. E poi anche occasioni in cui un bel tacer non fu mai scritto. Tutto questo nella quinta puntata di FuoriOnda Ville Lumière, il podcast sul nuoto olimpico…e non solo.
Montaggio a cura di Edoardo Macrì di LifeSavingInItaly.
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Conduce la blogger Laura Vergani, con il supporto di Mauro Romanenghi tecnico, almeno così si dice, della IN Sport Rane Rosse, la verve da guastatore a cinque cerchi di Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, l’incursione olimpica del nostro astrolifesaver Andrea Longobardo e con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti.
Eccoci arrivati al quarto giorno: sembra incredibile ma il nuoto riesce a recuperare un’ulteriore medaglia! L’infinito Gregorio raccoglie la quarta medaglia in quattro Olimpiadi, gli statunitensi sono senza ori da due giorni e i pedalò pronti per attraversare l’Oceano, le spadiste ammutoliscono il palazzo di Francia come neanche lady Oscar. Tutto questo nella quarta puntata di FuoriOnda Ville Lumière, il podcast sul nuoto olimpico…e non solo.
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Terza puntata e qui oggi Mauro e Laura eccezionalmente insieme! Promettiamo di non lamentarci troppo degli arbitraggi, e parliamo del secondo splendido oro di Thomas Ceccon , di schermidori funamboli, di tuffatori, bikers, pallanuoto e tanto altro. Con tanta ironia ma anche serietà, perché quando si parla di prestazioni va bene scherzare ma bisogna attenersi a un minimo di regole. Perché? Ne parliamo nella terza puntata di FuoriOnda Ville Lumière, il podcast sul nuoto olimpico…e non solo.
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Conduce la blogger Laura Vergani, con il supporto di Mauro Romanenghi tecnico, almeno così si dice, della IN Sport Rane Rosse, la verve da guastatore a cinque cerchi di Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro, l’incursione olimpica del nostro astrolifesaver Andrea Longobardo e con la consueta collaborazione redazionale di Marco Agosti.
Seconda puntata. Oggi tra arbitraggi discutibili l’Italia comunque conquista il primo oro e questo arriva dal nuoto. Eccoci quindi a festeggiare l’oro di Martinenghi, sedici anni dopo quello di Federica Pellegrini. poi si parla di scherma, judo, ginnastica, basket. Ma l’impresa straordinaria prende sempre banco…e noi ne parliamo nella seconda puntata di FuoriOnda Ville Lumière, il podcast sul nuoto olimpico…e non solo.
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Oggi iniziamo la nostra Olimpiade con gli speciali Ville Lumière. Un po’ di cerimonia (discutibile e discussa) poi gare: scherma, ciclismo, nuoto, medaglie, protagonisti della prima giornata. E la sorpresa di questi Giochi, il contributo del nostro Nicolò come Young leader del CIO. Insomma siamo finiti anche al CIO. Tutto questo solo su FuoriOnda-Ville Lumière, il podcast sul nuoto olimpico… e non solo.
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Matteo Restivo e Lorenzo Zazzeri davanti ad un microfono per raccontare la loro esperienza di studenti-nuotatori (e viceversa!) in un nuovissimo e podcast. Sportiva-mente approfondisce tutti gli aspetti che uno studente-atleta si trova ad affrontare durante la propria carriera, come gestire la pressione oppure affrontare il fallimento, facendo emergere l’approccio migliore per raggiungere i propri obiettivi.
Prendendo spunto dalle proprie esperienze e consapevoli che tanti giovani sono portati a scegliere tra la carriera sportiva e quella una carriera accademica/professionale (e viceversa), hanno deciso quindi di condividere i propri tentativi di tenere insieme due aspetti della vita e lo hanno fatto attraverso un podcast per stimolare studenti e studentesse, genitori, docenti e allenatori a riconoscere il valore di una doppia carriera come stile di vita per raggiungere diversi traguardi personali.
Sportiva-mente.. per rendere concreto il detto mens sana in corpore sano.
Il Campionato Europeo in piscina è finito. Come cantavano gli Europe negli anni ‘80, inizia il conto alla rovescia verso la fine di questi campionati. Continuano i tuffi, il nuoto in acque libere (forse, se il mare lo consentirà), le grandi altezze (se il vento lo consentirà). Insomma, il tempo è stato bello per otto mesi e ora rompe le scatole. Ma la pioggia serve, Giove Pluvio non si può contrastare.
Il countdown finale delle gare in piscina l’ultimo giorno prevede nove finali, con l’apoteosi della 4×100 mista che l’Italia vuole vincere.
E allora io al pomeriggio invito il mio amico per cenare insieme: per festeggiare il Ferragosto che lui ha fatto lavorando. E dico: possiamo arrivare a quattordici ori, ma tutto deve andare come deve.
Cominciano i 50 stile. Leo Aereodeplano decolla verso la medaglia e il primato personale in 21”60. Proud ha un pochino di paura, ma proprio poca. E Zazzeri s’incazza non poco (anche se non lo può dire, ma noi sì) perché la doppietta ci stava tutta.
Benedetta Pilato ci prova in tutti i modi ma Ruta è troppo forte in questi Europei. Ciò non contribuisce a riscoprire la Ruta del Sol: la faccia sul podio è un pochino più felice del solito, ma neanche poi tanto. Sacchi battezza la gara di Arianna Castiglioni con tre male. Diciamo che benissimo non è andata, tre male sono forse eccessivi.
Dopo due finali perse dagli azzurri per pochi centesimi, arriva l’oro di Ceccon. Silenzio: parla Thomas. Oggi non ce n’è per nessuno, e anche l’intervista è quasi standard (quasi): “Ho guardato a sinistra, e ho pensato che mi frega anche stavolta”. E invece…
Tocca a Cusinato e ormai l’onda azzurra è inarrestabile: bronzo per lei, primato personale e terzo tempo di sempre in Italia. A questo punto ho pensato che in nessuna finale potesse mancare la medaglia. Naturalmente essendo un pessimo fautore di pronostici, ho perso.
Intanto sono d’argento Razzetti (azz che razz dice mia moglie) e Quadarella e qui ho fatto un conto: quattro argento con meno di nove decimi di distanza in totale dai quattro ori, addirittura 24 centesimi nei primi tre argenti. Ma nulla può arrestare il mio buonumore neanche il terzo legno nelle staffette femminili su tre gare. Razzetti tra l’altro fa tripletta: oro argento e bronzo così ha un bel ricordo di questa competizione, non manca nessun souvenir.
Quadarella manca il terzo tris consecutivo. Ma i 400 sl non sono esattamente la sua gara. Troppe poche vasche, ci voleva un 450 oggi!
E arriva la staffetta finale. Certo non sono i Mondiali, ma qua la concorrenza è sbaragliata. Ceccon è già primo, Martinenghi cambia volando e ancora un po’ che sta in aria si aggrappa alle bandierine, Rivolta rischia una virata al limite dei quindici metri ed è fatta. Apoteosi, Foro in delirio e grandi feste. Il conto alla rovescia è a zero…anzi a tredici!!!
…vittoria schiacciante!
Ma l’ultimo giorno di Europeo non è tutto qui.
E’ anche nei due ori della Germania nei 400: attenzione perché l’orso tedesco si sta risvegliando dal lungo letargo.
A proposito di 400 chissà dove è finito Popovici dopo le batterie, dove sembrava aver passeggiato.
Lana “vado in fuga” Pudar scappa via alla partenza nei 200 farfalla e infila il primo storico oro per la Bosnia, con un enorme miglioramento dagli Eurojunior (ricordiamo, anno 2006 per lei). Pubblico bosniaco in tripudio (due persone, ma in tripudio lo stesso!)
Questi Europei saranno ricordati anche per la comparsa (o scomparsa?) di Belmonte e Hosszu. Di certo a queste condizioni non ne sentivamo la mancanza.
Matteo Rivolta è oro a dieci anni di distanza nella stessa gara. Non so se Pellegrini a parte, sia mai successo.
Infine un saluto ai due cagnoloni. Scusate se vi abbiamo disturbato, ora potete tornare a godervi il fresco. E grazie di tutto, ragazze e ragazzi.
Nel penultimo giorno di gare, mentre arriva una serie di ori da ogni campo di gara (ciclismo, tuffi) si approssima il momento del nuoto. Io ho dato per certo il raggiungimento oggi delle dieci medaglie d’oro, e spero nel triplete. Così arrivo dal lavoro, faccio la spesa e porto fuori il nostro cane nonostante lui dimostri tutta la sua ritrosia nell’uscire con un certo caldo. Dandogli ragione ma essendo obbligato a uscire, riduciamo al minimo l’incombenza e ci approssimiamo alle gare.
Niente triplete oggi. Martinenghi conferma il suo momento dorato e stabilisce il primato italiano con a fianco Cerasuolo. E’ il turno dei 1500 stile libero e tutti pensano già a Paltrinieri ma hanno fatto i conti senza l’oste ucraino. Che battezza Gregorio e lo passa verso il terzo di gara. Ed è finita così.
Infatti entra la Panziera che quando è in forma riesce a cogliere qualsiasi possibilità le si offre. Ed ecco che nonostante le avversarie abbiano dimostrato di poter andare più forte, nonostante non creda in questi 100 metri, nonostante non sia in grado di passare forte ai 50, negli ultimi metri Margherita viaggia e butta il cuore oltre l’ostacolo e la mano sulla piastra. Io proprio io Margherita Panziera sono la bicampionessa europea del dorso. Insomma quando tutto gira per il verso giusto, la vittoria non può sfuggire: una serie di fortunati eventi.
Oggi si nuota la 4×200 stile mista. Per la serie una medaglia non si nega a nessuno ma bisogna sempre sudarsela, le ragazze italiane fanno i loro tempi migliori e difendono con le unghie il bronzo che rappresenta il massimo possibile (per adesso).
Con il suo palmares non possiamo più sbagliare: Sjoestroem si scrive così. Oggi quindicesimo oro europeo per lei. E facciamolo questo regalo al fan: seicento chilometri valgono bene una cuffia.
Razzetti fa il Milak oggi (beh…quasi…Milak ha fatto 1’52”0). Batterie dei 200 misti, poi finale dei 200 farfalla poi semifinale dei 200 misti. Ottimo. Chiederemo una brandina nel tunnel del Foro anche per lui.
Non sono arrivati gli alpini allo Stadio del Nuoto, tranquilli: è uno dei cappellini dello sponsor!
Tamberi ci prova da Monaco a spingere Greg con un bel cartello: non basta, ma grazie lo stesso!
Martinenghi grande umiltà: “ho fatto anche il mio migliore, oggi”. Psssttt…il tuo migliore è il record italiano, ma non lo dire in giro!
E naturalmente Ceccon: “volevo la corsia gialla perché si vede meglio, ma ho sbagliato i conti: e quindi niente corsia gialla”. Dai che è di fianco e si vede lo stesso!!!
Anche noi salutiamo Pocci, oggi.
E per finire mia moglie vuole che dica due parole su Marcel: grande Jacobs!
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