Glasgow2018 – Europei: Game Over! Bye-Bye Bonnie&Clyde

di Mauro Romanenghi

Bonnie and the River Clyde - Glasgow2018 Laura Vergani

Bonnie and the River Clyde – Glasgow2018 Laura Vergani

Sono terminati anche questi Europei. Naturalmente parlo per la piscina, mentre scrivo i tuffatori si tuffano e i fondisti pensano alla 25 Km in mezzo ai pinguini del Loch Lomond, specie protetta dal WWF.

Volevo ringraziare un po’ di gente, così sparsa.

Intanto la mogliedibierre (che poi sarebbe Laura Vergani) che anche se non è mia moglie è come se lo fosse (così evitiamo la solita domanda se è mia moglie). L’unica che riesce a intervistare le persone con il sottofondo delle pecore Scottish Blackface, che ferma Barelli in piscina e si fa concedere ben 10 minuti, e poi viene trascinata allo stadio da 20,000 tifosi scozzesi armati di birra e sciarpe. (“Grazie a te! E’ un piacere essere mogliedibierre senza dover essere davvero tua moglie“)

Grazie ai siti specializzati perché forniscono sempre spunti interessanti senza i quali dovrei parlare solo di cose noiose come la gambata di Peaty o l’apnea di Rylov. Che per inciso è molto meglio di quella di Rypsas.

Grazie alla Caletta, ristorante aperto anche al 10 di agosto che ci ha concesso una cena a base di pesce crudo, cotto, al vapore, fritto. Secondo i giudici è stato stabilito il nuovo primato provinciale della staffetta mista misto pesce. Il precedente primato risaliva al 2014. Grazie ai miei compagni di staffetta senza i quali alla seconda bottiglia di Vermentino mi sarei fermato.

Grazie a Edoardo che anche se è stato colpito a distanza dal virus della nazionale che ha abbattuto anche Greg ha montato in modo esemplare i nostri Podcast evitando al sottoscritto la magra figuraccia di dimostrare che di montaggio audio non capisce una fava.

Ringrazio anche tutto lo staff di Acquastampata che durante le gare su Wattsapp ha ispirato le battute salaci.

E adesso, i commenti finali.

La foca Bonnie fa cagare. Sembra che ci sia una gara in ogni Campionato europeo a fare la mascotte peggiore di quella precedente. (“Secondo me non è male.. guarda l’orso Berlin..E poi.. questo gioco di parole.. la foca Bonnie, mascotte degli Europei e il fiume Clyde, di Glasgow.. Dai, l’hanno pensata bene!“).

Unica scampata alla ritrovata verve commotiva della Caporale la Panziera. Neanche una lacrimuccia per la Margherita nazionale. La Bettona nazionale ha già il bersaglio con la foto di Panziera in casa.

Premio evanescenza per Stefania Pirozzi. Non si è mai vista. Forse un virus, forse una forma di formaggio, forse forse forse…

Piero Codia ha firmato un contratto con la Disney che ha rilevato i diritti del tenero Giacomo dalla Settimana Enigmistica. Sarà lui il protagonista principale. Ignota la star femminile, stava per rivelarlo lui ma poi si è fermato.

Sempre la Disney sembra abbia citato in giudizio Kolesnikov per il rapimento dei tre nipotini di Paperino, che tiene nascosti sotto l’accappatoio e fa parlare in playback in inglese al posto suo.

Miressi invece farà la controfigura del robot nel nuovo film Terminator. Ripete benissimo infatti tutte le frasi della Caporale, come nel film omonimo faceva Arnold Schwarzenegger. Gli era stato proposto anche il ruolo di Robocop, ma le Fiamme Oro non sono d’accordo per incompatibilità di ruoli.

Il contest interno sulle unghie più ferine è stato vinto dalla Castiglioni. La Cusinato, favorita alla vigilia, si è fatta da parte per manifesta superiorità lasciando la vittoria alla ragazza di Busto.

Veramente esilarante ascoltare i fuorionda dei commentatori RAI. Di tutti gli sport. Io lo avevo detto che si sentivano, ma non mi hanno dato retta.

E mentre i pinguini attendono i nostri nuotatori nelle acque del lago di Glasgow, io mi bevo una Tennent’s alla vostra. Alla prossima. Take your marks!

FuoriOnda 22 – EC2018 a Glasgow con Elena Di Liddo

di Redazione Podcast

https://www.spreaker.com/user/10271278/glasgow3diliddo

Conduce la blogger Laura Vergani in trasferta nella terra dei kilt. La conduttrice è coadiuvata abilmente da Mauro Romanenghi, tecnico della IN Sport Rane Rosse (così dice lui), Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro e in redazione come sempre Marco Agosti.

Ospite di oggi Elena Di Liddo, bronzo europeo e tante altre cose..

Prosegue la trasferta di Laura Vergani ai Campionati Europei.
La Stagione. Questo è il 2018 per Elena. Un anno in discesa, ma una carriera in salita. Un anno e una carriera che ci dipinge in questa intervista, dove ci racconta e si racconta: il nuoto, la scuola, il movimento natatorio pugliese.
Tutto questo solo nello speciale di Glasgow di Fuorionda, l’unico podcast con il gonnellino!

Montaggio a cura di Edoardo Macrì di Lifesavinginitaly.

Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.

Puntata registrata il 5 agosto 2018 presso il Tollcross International Swimming Centre di Glasgow.
Credit foto: Laura Vergani

FuoriOnda 21 – EC2018 con i genitori Castiglioni!

di Redazione Podcast

Conduce la blogger Laura Vergani in trasferta nella terra dei kilt. La conduttrice è coadiuvata abilmente da Mauro Romanenghi, tecnico della IN Sport Rane Rosse (così dice lui), Fabrizio Fogliani di Vaporidicloro e in redazione come sempre Marco Agosti.

Ospiti di oggi i genitori della ranista della nazionale Arianna Castiglioni, Silvia e Andrea!

Prosegue la trasferta di Laura Vergani ai Campionati Europei. Oggi in mezzo agli ovini e ai prati (siamo sempre in Scozia) parliamo con i genitori di Casti, al secolo Arianna Castiglioni. La madre ci spiega come si vive la gara in tribuna, come si vive la gara a casa, qual’è il ruolo dei genitori, come si concilia scuola e sport. Il padre è d’accordo con la madre e le pecore anche, come potrete sentire.
Tutto questo solo nello speciale di Glasgow di Fuorionda, l’unico podcast con il gonnellino!

Montaggio a cura di Edoardo Macrì di Lifesavinginitaly.

Sigla “I Like Peanuts” disponibile in Licenza Creative Commons su Audionautix.com

Puntata registrata il 4 agosto 2018 presso il Tollcross international Swimming Centre di Glasgow
Credit foto: Laura Vergani

Glasgow2018 – Europei Day2: Siamo in Scozia

di Mauro Romanenghi

AdamPeaty e il WR! Glasgow2018 Laura Vergani

AdamPeaty e il WR! Glasgow2018 Laura Vergani

Siamo in Scozia. Si vede da molti particolari. La pioggia fine, la birra che scorre a fiumi ovunque. La presenza di negozi di kilt (dove altro potreste trovarli?), le ragazze con la treccia e i capelli rossi. Tutti stereotipi che trovate in Scozia insieme agli hotel vecchi e ai fantasmi.

Alle premiazioni, ragazze in perfetta tenuta scottish tipo studentesse di college. Tipico fisico scozzese, quindi scordiamoci ragazze esili e alte. In compenso uomini in kilt elegante anche di una certa età, appena giunti dal pub. Siamo in Scozia, dopotutto.

Assistevo alla premiazione del nuoto sincronizzato, e alla fine ho capito cosa mancava: il podio. Insomma, o nel nuoto o nel sincro. Siamo in Scozia, alla fine.

Ieri ho un po’ tralasciato di parlare di alcuni ragazzi. Tipo Ceccon, che centra una semifinale nei 50 dorso a 17 anni. O Pinzuti, zero timore reverenziale e al personale nella semifinale dei 100 rana. Portato quasi per caso, arriva al dodicesimo posto in Europa. Crescete bene e ripasseremo.

Oro perso o argento guadagnato? Atroce dilemma. La Cusinato ha perso l’oro nella frazione rana, dove non è stata così incisiva come a Roma, prendendo quasi un secondo. Ma per vincere occorreva il record italiano. Forse era solo il giorno della Lesaffre.
La staffetta paga un Dotto non entusiasmante negli ultimi 15 metri e la mancanza di frazionisti a 47”. Miressi a parte, of course (siamo in Scozia).

Dai 100 della mattina si evince che Vendrame non c’è. A parte l’incidente di Zazzeri, mai nella staffetta veloce riusciamo a beccare i quattro atleti in forma nella singola manifestazione.

Titolo del film: mattina fratricida. Nei 100 stile Morozov viene estirpato dalla semifinale come terzo russo, con 48”75. A questo punto penso che essere arrivati a solo 7 decimi da loro in staffetta sia stato un vero miracolo.

Nei 200 farfalla, quattro ungheresi al via. Vittima eccellente Cseh. Stavolta i siti specializzati non potranno esaltarne le qualità della testa rasata. Onore a Cseh ma Kenderesi e Milak un’altra pasta. Gli ungheresi al primi cinque posti dei 200 farfalla. Facciamoci delle domande.

Secondo titolo di oggi: la notte dei morti viventi. Protagonisti Dotto, Zazzeri e la Pirozzi che si aggiravano spettrali nei corridoi in preda a dolori intestinali sconosciuti e rimanendo l’ombra di se stessi al mattino.

Medaglia europea triangolare. Che come tutti voi sapete ha l’area più piccola del cerchio, essendo inscrivibile in esso (e qui mi beccherò del saccente da mia moglie .. “infatti” N.d.Moglie). Inutile che vi dica che si risparmia metallo. Dove, se non in Scozia?

Ma parliamo di nuoto!

Siamo in vena pronostici al mattino. Io dico Quadarella senza problemi. Non so che gara abbiano visto gli altri, ma non c’è stata storia dai 400 metri. Dietro, la Kesely, una nostra vecchia conoscenza.

Peaty non sembra in grande forma a questi Campionati, dicono. Per fortuna. La sua allenatrice mi dicono che cerca ancora i Calippos ma qui in Scozia non ci sono.

Coraggioso Scozzoli, il miglior partente del mondo. Ma non basta. Trent’anni si sentono, ma noi ti vogliamo bene, Fabio.

La Caporale si impegna e trova nel duo Scalia-Zofkova la via del pianto che si era smarrita da tempo. La Scalia parla a bocca chiusa: non so come facciano a uscire le parole dalla sua bocca. Sembra un robot senza emozioni. Dovrebbe piangere lei e invece la precede la Zofkova. Come in gara. E al RI.

Parlando di tecnica, è ufficiale che la Zofkova, che sarà 1 metro e 85, paga un metro e mezzo da tutte in partenza. Non posso che censurare il commento.

Intervista con Di Liddo, che finalmente riesce quasi a sorridere per la prima volta in vita sua (e ti credo!). Dietro c’è la Bianchi, ignorata perché arriva Peaty. Ubi maior…

La Caporale in forma olimpica: anche la Di Liddo parte in un pianto dirotto dopo la premiazione. Sarà galvanizzata dal premio per le 10 edizioni degli Europei seguite come giornalista?

La collana dagli occhi di ghiaccio. Nuovo record mondiale dei 50 dorso. Il suo nome è Kolesnikov, Kliment Kolesnikov.

Intervista alla Caporale. Far piangere Kolesnikov è ovviamente impossibile, ma anche evitare di ridere. La sua voce è un misto fra Paperino e Qui Quo Qua. Forse sono i tre nipotini nascosti sotto la tuta del russo.

Sioestrom e l’importanza di essere più lunghe! E la Blume sorridente incassa. Aspettiamo i 100 metri.

Debutto 4×200 stile mista: mi chiedono l’ennesimo pronostico e dico Ungheria. Intanto diciamo che la gara è veramente un doppione inutile così come la 4×100 stile mista e solo un modo per far fare tanti più ori agli USA che non credo ne abbiano bisogno.

A domani. Un piccolo saluto. Siamo in Scozia.