Settecolli Fiftyfive – day 3: ieri salsicce, oggi Calippo!

di Mauro Romanenghi

Nuota come un cane - Settecolli 2018 Laura Vergani

nuota come un cane – Settecolli2018 Laura Vergani

Ultima mattina del Settecolli.

Stamattina hanno tentato di far arrivare i rifornimenti e rifocillare il duo in piccionaia; per fortuna ci hanno pensato i ragazzi del supporto tecnico!

Oggi è il giorno dei 200. Manca la Pellegrini, lo diranno cento volte. Ce ne faremo una ragione.

Tutto come nei giorni precedenti al mattino, eccezioni escluse: vedi giorno uno e due.

Note di colore da Roma.

Ieri erano presenti in tribuna tutti gli allenatori danesi. Oggi nessuno: forse un po’ di crema solare protezione totale in più non guasterebbe.

Gli allenatori britannici invece scoprono il Calippo. C’è da più di trent’anni, forse con la Brexit qualcosa si è mosso e anche loro si sono modernizzati. Anche l’allenatrice di Peaty era in caccia di Calippo in sala stampa. Calippo rules per tutti.

La Caporale ha oramai esaurito tutte le persone a cui chiedere se questo Settecolli è una gara fantastica. Mancano i cronometristi, i giudici e Marco Agosti. E niente ‘sto ballo pem pem dobbiamo sorbircelo prima o poi.

Discorso mattutino di Butini. Le sentenze.
Condorelli: “ce li mangiamo tutti a Natale penso, quindi le origini italiane non si discutono”
Pellegrini, se vuole fare i 200 a Glasgow: “la iscrivo”.

Siccome siamo all’ultimo giorno sentiamo anche Morini.

E lui lancia la frecciata: “la rana, Cusinato la fa meglio di Luca Sacchi”. Mica tanto falso.

I 400 servono a chiudere bene i 1500.

Il 3 settembre partirà il nuovo progetto per Detti e Paltrinieri. Pronti?

Una battuta anche per Acerenza: anche lui ha le sue buche, sono Detti e Paltrinieri. Deve essere un grosso problema a Roma ‘sta storia delle buche…

Poi la domanda sugli stranieri a Ostia: alza gli occhi al cielo… “sono un diversivo per i ragazzi che così affinano le lingue”. Intanto le chiavi sono già tutte nella sua camera.

Ieri la Filippi era venuta a controllare la situazione. Presagio?

 

Pomeriggio

Guardavo la foto della FINP: molto meglio, rende giustizia alla Gilli e ai suoi tre record del mondo (avete letto bene: tre WR in tre giorni).

Se la Quadarella è la nostra miglior duecentista, c’è molto da fare.

C’è chi giura che l’allenatrice di Peaty a bordo vasca nel riscaldamento stesse mangiando un Calippo al limone. Quindi ce l’ha fatta.

Panziera fluttua al mattino nei 200 dorso: 2’09” senza dannarsi. Mi sono detto che pomeriggio se passava in 1’02” alto e faceva 32”5 di passo lo faceva, questo record. E lo ha fatto. Con 1’04” di ritorno. Vince un bel Calippo alla fragola!

Unico 50 disputato è quello a farfalla. Govorov dice alla Caporale dopo la batteria: “Sono molto preparato, ho provato al mattino per fare il record del mondo pomeriggio”. Quando si hanno le idee chiare.

Boggie wonderland! La Kapas ci stupisce e con la sua respirazione avvitata alla Cagnotto e un’ultima vasca spaziale vince il Settecolli. Insomma di riffa o di raffa Boggie da qualche parte vince sempre. Ricordiamo che manca sempre un mesetto a Glasgow.

Battere una foca fa sempre piacere. A pochi decimi dal personale. Luca Pizzini arrivo da foca ammaestrata vince il pesce Calippo in premio.

Nei 200 rana vince la Efimova del Team Efimova. Quasi come la Nazione Hosszu. Quasi.

Torna la leggenda del topic Vuotate il Sacchi: “Nessuno scenderà sotto 1’47”: a pari merito i due brasiliani, 1’46”84. Poi c’è Megli. Che a un mese dagli Europei fa 1’47”58. Chiudendo in 26”8. Si può fare… megli (e questa me la sono tenuta da mesi eh).

La 4×200 maschile ricomincia a trovare qualcuno per strada. Ecco Ciampi e Proietti Colonna, con Zuin e Di Cola abbiamo un po’ di 1’48”. Per rifondare ci serve 1’47” al via e poi lanciarsi. Al momento partiamo da questi. Papà Detti li aspetta, quando si rimetterà.

Due parole su Glessi: la rana questa sconosciuta (se fa 37” Cusi non si può fare 36”). E finché lo resterà non scenderà mai sotto i due minuti nei misti, con il tutto bene che possiamo volergli.

Due parole su Ilaria Cusinato. Consapevolezza dei propri mezzi. Siamo disposti addirittura a sorbirci il ballo pem pem se migliorerà ancora, soprattutto il delfino, dove ancora non nuota benissimo.

Efimova: più veloce a rana che a dorso e stile. Bene così.

Ma se TUTTI vogliono la cuffia di Gregorio perché non gli danno un po’ di cuffie da lanciare???  

 

Consuntivo: un mondiale, quattro record italiani, due primati giovanili. Tanta birra, per Glasgow abbiamo fatto la scorta. Adesso bisogna tirarla fuori tutta: al momento giusto.

Settecolli Fiftyfive – day 2: birra e salsicce

di Mauro Romanenghi

Birra e salsiccia - Mauro Romanenghi

Birra e salsicce – photo by Mauro Romanenghi

Nella seconda giornata iniziamo bene. La fotocopia della prima: vedi introduzione di ieri.

Certo che la la foto FIN di Carlotta Gilli non le rende giustizia.

Ieri si auspicava che il mezzofondo non venisse sempre messo alla fine in questo Settecolli. Il programma non si tocca: 800 metri alla fine sono e restano. Per chi pensa che domani sarà diverso, i 1500 di Paltrinieri sono alla fine. Tranquilli.

Mia moglie era preoccupata di non aver visto la Panziera ieri. Tranquilla moglie, c’è. E si vede.

In mattinata tutto tranquillo. Allora parliamo della cosa importante. Mia moglie è a Roma. Beh direte voi sai che novità, va sempre lei in giro e tu te ne stai comodo in poltrona. A parte che stamattina alle 7,30 ero ad allenare (almeno all’aperto), lei può andare con i suoi amici a mangiare l’abbacchio da Candido (suggerimento Luca Bianchin).
Sempre in tema tranquillità– In tribuna tutto sereno fra i coaches GB: quindi per passare il tempo, gara di rutti. La birra scorre serena fra i GB, pensando a Glasgow.

In tribuna anzi in piano vasca giunge un trio di assi: Rosolino, Magnini, Thorpe. Thorpe con qualche birra e soprattutto salsiccia di troppo: soprattutto da dietro si nota.
Beh a questo punto la decisione scatta. Stasera anche io birra e salsicce. La foto lo testimonia. Mia moglie vuole imitarmi ma in questo sono impareggiabile.

Dice una testimone oculare che stamattina c’è stata competizione per il buffet in sala stampa. Vittoria nettissima ai volontari, giornalisti sconfitti e basiti. Meglio così, i volontari devono lavorare duramente sotto il sole. I giornalisti anche.

Il duo Mecasacchi duramente provato dal caldo in piccionaia oggi, dice una testimone oculare attendibile, che mi messaggia mentre guarda Orsi cambiarsi in tribuna. Anche per loro, oggi, birra e salsicce?

Finali pomeridiane. Solita fuffa sulla famiglia Verraszto e su Evelyn talento mancato.
Pubblico delle grandi occasioni. Lo Stadio Olimpico prova a rilanciare con il concertone dei Negramaro, ma non c’è storia!

Caporale: “Hai un bel rapporto con Roma.”
Siostroem: “sì perchè ho vinto un Mondiale qui.”
E beh!

Di Liddo se respira dalla parte di Sarah (Siostrom) si fa trascinare. Si vede che cavalca l’onda stavolta. Siamo a 11 centesimi dal primato italiano. Bianchi abbozza. Attenzione a Glasgow!

Kenderesi ultimo 50 non come al solito. Manca un mese. Vediamo cosa ci dice nella patria della Tennent’s il delfinista ungherese.

Quaglieri: dai ragazza dai. Ce la possiamo fare.

Nielsen un fuscello. Lei sì che trascina la Panziera al record italiano: o è la Panziera che spinge la Nielsen? Comunque finalmente il dorso italiano entra nella quarta dimensione.

La Panziera è palesemente innamorata. Comunque è riuscita a nuotare come Gianluca le aveva detto. Bene. Speriamo continui a fare come Gianluca le dice. 59”80 record italiano dei 100 dorso.

La Zofkova e l’apnea questa sconosciuta. That’s all folks.

Fa specie vedere Chad in finale B. Però c’è. Nei 100 dorso.

Sentenza di Sacchi. “Se Milli fa meno di 54” netti si riapre il discorso europei anche a discapito di Sabbioni.” Ma Sabbioni è già qualificato. E pure Ceccon. In ogni caso Milli fa 54”5. Sepolto.

Non è passata neanche un’ora:
Mecarozzi:“E’ nato un feeling notevole fra Cusinato e Polieri”

Sacchi: “Ah sì”

Mecarozzi: “Hanno anche in comune il ballo pem pem.”

Siamo a posto, e manca ancora un’ora e mezza. Tenete duro, ragazzi!

 

Ilaria Cusinato continua a progredire. Maturità in corso, allenamenti da paura, e lei via come se nulla fosse. Insomma se una le cose le vuole fare e ha il talento per farle le fa. E poi è veneta, poche storie. Per fortuna ci risparmia il ballo pem pem, per stavolta. Unghie da sparviero notate subito da Sacchi, che la indicizza subito.

Insomma nei 100 stile: miss Pernille, Sarah la lunga, Ranomi la scura, Femke l’instabile, Fede la divina. Un parterre di cinque campionesse olimpiche. E Pernille mette in fila tutte. Insomma, un antipasto di salsicce alla Glasgow. A presto.

Federica lascia uno spiraglio sui 200 stile. Sacchi si prepara a lanciarsi dalla tribuna. Che boutade ragazzi. Sembra preparata. La vedremo in staffetta a Glasgow?

A un’ora e mezza arriva la battuta sulla Siostrom: bikini e asciugamano hawaiano alla premiazione (ma ha appena finito lo sciolto dei 100 stile, dai).

Miressi nascosto alla 6 dopo la virata apre il gas, 24”95 di ritorno (che è record italiano Cadetti). In una finale con il vicecampione mondiale e  il vicecampione olimpico. Le ultime bracciate tutte da rivedere ma insomma, come diciamo sempre, avercene. Una bella Tennent’s pure per lui. 47”1 lanciato chiama il tempo che tutti vorrebbero, pure lui.

Dietro Peaty c’è solo un altro Peaty. Fioccano le proposte per Peaty, anche di matrimonio. Lui non se ne capacita. Alla parola matrimonio Scozzoli, si defila abilmente. Birra e salsicce anche per loro.

Pinzuti ieri me lo sono scordato. Vicino alla topten italiana di sempre. Oggi in finale ancora nei 50.

Quadarella giustizia la Belmonte a Tarragona e la Kapas (Boggie…sob!) qui. Nuotata a ragnetto e via.

Cori sugli spalti: “Lucania per sempre” e “cuffia cuffia”. Quale sarà per Domenico Acerenza?

Birra e salsicce per tutti, fine secondo giorno.

Settecolli Fiftyfive – day 1

di Mauro Romanenghi

Peaty-Scozzoli_Settecolli2018_LauraVergani

misto di ranisti Settecolli2018 – photo by LauraVergani

Il Settecolli è sempre il Settecolli. Anche in questo momento della stagione, ancora nella parte dura della preparazione.

Durissima la vita per gli italiani a questo Settecolli. Concorrenza internazionale elevatissima con 28 Paesi e quindi già in batteria c’è da tirarsi il collo. Risultato: i più forti (quasi) tutti dentro, le seconde file (quasi) tutte fuori.

Le sorprese: Rivolta out nei 100 farfalla, Bonacchi out nei 50 dorso. Orsi – purtroppo – è ancora un lontano parente del Bomber. In finale anche Pinzuti: millennials

In mattinata, record Junior & Cadetti nei 100 farfalla per Burdisso. Pomeriggio: record Junior & Cadetti nei 100 farfalla per Burdisso. Ah, l’avevo già scritto? Ma lui ha deciso di fare il bis. Siamo a una settimana dagli Eurojunior. Quindi le scintille le farà lì, immagino. Poi si incendierà a Glasgow o no? Ai posteri l’ardua sentenza.

Santo Condorelli. Nato in Giappone, vive in USA, gareggia per il Canada e nuoterà per l’Italia. Qui però ha la bandiera statunitense e gareggia per l’Aurelia. Produrrà anche torroncini?

Venire a gareggiare a Roma deve essere stimolante se arrivano nuotatori persino dalle Seychelles. Io non so se lo farei. Magari per vedere Roma sì però.

Finali pomeridiano-serali sempre bellissime. Intanto il mio amico Fogliani si gira la campagna modenese e mi manda foto della Ferrari. Mia moglie mi manda scatti dalla tribuna (il soggetto è prevalentemente Adam Peaty. Quando non è lui, si tratta della sua allenatrice) e Marco Agosti mi manda messaggi nascosto nei meandri del Foro. Acquastampata impegnatissima.

Glinta di razza. Unica cosa degna di nota dei 50 dorso.

Ceccon zitto zitto si fa la finale dei 50 dorso. Millenials rules.

La RAI è sempre la RAI: si collega dopo la diretta del record della Scalia e poi si scopre che ha messo il duo MecaSacchi in piccionaia, su su in alto in cima alla tribuna Montemario. Gare di nuoto come alla Minitalia. Con il duo in formissima, però!!

I 400 stile libero femminili non lasciano tracce nel panorama del Settecolli. Dice Sacchi tempi imbarazzanti per entrare in finale. Nemmeno in finale i tempi sono granché.  

Romanchuk l’illusionista. Ci illude nei 400 di poter avvicinare il 3’46” di Gregorio dei Mediterranei. Da ora in poi per tutti noi sarà l’illusionista. Fino a prova contraria, s’intende.

La cosa fondamentale del quattrocentista egiziano è che non si chiama Mohamed ma Marwan. Una cosa veramente eccezionale, visto che il mio collega Mohamed mi dice che non chiamarsi Mohamed in Egitto è quasi impossibile (come si chiama Salah di nome, il più grande giocatore di football egiziano?)

Chi non vuole allenarsi con due campioni del mondo? Beh Domenico Acerenza vuole allenarsi. E qualche cosa di buono lo tira fuori anche lui!

Pirovano, 1’08”77 nei 100 rana. Cominciamo a ragionare, ora è una rana da misti. Continuare così.

Castiglioni: è stato bello stare di fianco alla Efimova. Sì, sul blocco. Chiacchierata sarà chiacchierata, ma quando accelera non ce n’è. Ritorno in 34”12, testa reclinata e via (mia moglie scuote la testa e dissente, lo percepisco anche se sta a Roma).

Castiglioni 2: “pensavo di fare meno dopo il 1’06”1 della staffetta di Tarragona“. Anche noi. Speriamo però che farai 1’06”1 a Glasgow.

Sacchi e Mecarozzi anche loro sono in scarico pre-europei: “Carraro ha cambiato preparazione atletica, è andata ad allenarsi con il suo convivente, Fabio Scozzoli.
Il tutto si presta ad ogni interpretazione.

Grande Adam Peaty l’unico straniero acclamato più degli italiani. Sarà per via della nonna: si sa per gli italiani la nonna e la mamma sono il top (mia moglie mi dice che NON è per la nonna..)

Kamminga. Sem…minga venu chi a ciaàa i piranha cunt i man. Tutti avvisati per i 100 rana.

Elena Gemo: ciao! Ci sentiamo presto!

Non so se sia più difficile per me scrivere correttamente Siostrom (io lo scrivo così) o per lei fare i 50 farfalla senza respirare. Una bella lotta direi. Attendo al varco Sacchi col suo Sioeberg.

Un’altra che vede l’ avversaria di fianco è la Di Liddo. Con la coda dell’occhio. Se lo dice lei le crediamo. Magari non proprio da vicino.

I nuotatori fanno figlie femmine. Questa è la legge di Luca Sacchi-Albinsky. Ricordarselo. Corollario ed eccezione alla regola: Giorgio Lamberti. Due maschi e una femmina.

Burdisso 2 replica a Ceccon: secondo record italiano Junior e Cadetti, in 51”73. E bronzo.

Blume, 50 stile donne, 23”92. E pure carina. Che cosa volete di più!

Blume 2: dice che andrà a Ostia a fare un training camp. Sacchi preoccupatissimo e Morini già si sta facendo dare le chiavi degli appartamenti.

Proud, 50 stile, 21”16. Già mi aspetto che qualcuno dica che c’è la vasca più corta.

Una dodicina di secondi di vantaggio per il duo Kapas-Quadarella”. Che poi sarebbero una dozzina. Stare in cima alla tribuna sotto il sole cocente alla fine si paga. Anche se si tratta del duo!

Quadarella chiude la giornata con l’oro che l’Italia ancora non aveva visto (e mia moglie dice che vuole vedere i 1500 in programma PRIMA dei 50 sl). Meno male che la ragazza dello Scuro ha vinto, anche se non si chiama Chiara.