di Mauro Romanenghi

Imagen aérea del Anillo Mediterráneo de Campclar, con el Palau d’Esports a la izquierda y la piscina, a la derecha. FOTO Tarragona 2018
Questi Giochi del Mediterraneo mi sanno un po’ di grande meeting internazionale, tipo quello svolto nella piscina di Mecenate a Milano a marzo: solo che è d’estate.
Avete presente? Tribune un po’ in cemento un po’ in acciaio/alluminio, belle bollenti sotto il sole di Tarragona. Dietro, una vecchia palazzina con i mattoni rossi… e un bell’impianto all’aperto in barba a tutte le nuove regole internazionali che prevedono impianti chiusi.
Ma si sa c’è la spending review un po’ ovunque quindi bisogna accontentarsi. Alla fine si sono impegnati, un po’ come a Milano: mettiamo una bella vasca in mezzo alla campagna, sopra la ghiaia un bel tappetino azzurro cielo ed è fatta. Facciamo i Giochi del Mediterraneo.
Nel frattempo Milano deve aver visto che anche Tarragona si è data da fare di più e allora ecco che fa l’ennesima promessa. Vedremo cosa succederà: https://www.facebook.com/fincrl/posts/1273203516149079
Ma non divaghiamo. Atmosfera da grande meeting molto rilassata, dicevo.
In tribuna stiamo pure col bikini, che tanto fa bene un po’ di sole della Costa Daurada. La Galizi si fa pure il cappellino con la bandiera italiana, la Quaglieri si infila invece la bandierina a mo’ di matita fermacapelli.
Sul podio saliamo a piedi nudi, o con le ciabattine infradito (Panziera style!).
C’è uno speaker in catalano, d’altronde siamo in Catalunya, qua tira aria di secessione e lo fanno capire: la Spagna non ci piace e non si fa piacere…però se vincono gli spagnoli festeggiamo lo stesso, che diamine. D’altronde lo sponsor è la birra Estrella, oltre alla benzina Repsol (e la Toyota, che non c’entra niente ma i giapponesi sono dovunque e comunque sono sponsor dello IOC).
Birra Estrella che viene assunta a fiumi, secondo me.
Di sicuro non si tira indietro lo speaker di Olympic Channel. Onore al merito a Olympic Channel per le sue cronache, ma complice l’atmosfera da festa e un po’ di alcol tiriamo fuori alcune perle.
Secondo giorno. Lo speaker, sempre ingarellatissimo (ogni gara sembra sempre tirata allo spasimo anche quando il primo oramai si avvia a vincere con 3 metri di vantaggio) continua a enumerare i successi azzurri in perfetto inglese (tra l’altro comprensibilissimo per me notoriamente una capra nella lingua di Albione). Peccato che non azzecchi una cifra manco a pagarla.
Poi non so dove fosse a guardare le gare: vero è che non c’era uno straccio di grafica ad aiutarlo ma perdiana se uno esulta avrà pure visto sul tabellone che ha vinto! Usa ‘sto sito dei Giochi e guarda la classifica!!!
Probabilmente la Estrella Damm ha fatto il suo effetto anche sull’organizzazione verso il terzo giorno. Premiazione dei 400 stile libero. Manca il cerimoniere, mancano i pupazzini, manca tutto!
Ma le ragazze non si perdono d’animo. Dopo 5 minuti, si premiano da sé. E allora arriva una persona a caso, finisce la premiazione e butta lì i pupazzini. Bene, tutti a casa? No, perchè bisogne decidere sulla squalifica di una staffetta maschile. Quella italiana. Tre quarti d’ora con tutti i giudici e i tecnici a conciliabolo per la nuotata irregolare di Sabbioni. Cosa avrà mai fatto Simoncino? Forse qualche peccato in virata. Forse una birra di troppo in tribuna… per lui o per i giudici? Non si sa.
E ora le considerazioni sparse.
I tappetini blu vanno per la maggiore. Coprono tutte le magagne. In alternativa, verdi.
Bau. Ottava corsia dei 400 stile libero. Speriamo non nuoti da cani.
Commentatore allegrone come detto. Gli strafalcioni in inglese sui nomi italiani ci stanno. Polleri, Scozzòli, Berlinchioni…ma perdiana se lo speaker spagnolo dice Scortechini e ripete Scortechini si dirà Scortechini: no, niente da fare.. Scortecini era e Scortecini è rimasta.
Scambio di battute fra due esperti via wattsap. Commento davanti allo streaming. “La Quadarella in ogni virata prende un metro. Si spinge zero” dice l‘esperto A.
Innominabile la definizione della virata data dall’esperto B.
Alcune prestazioni che non capisco. Miressi in ultima frazione di staffetta stile fa 47”1. In finale 48”5. La Castiglioni fa 1’07”9. In staffetta 1’06”1. O si lanciano benissimo o partono malissimo. Comunque li aspettiamo in Scozia, dove tra l’altro la birra non è malvagia.
Mai denigrare i nomi altrui. Vedi Khalafalla nei 50 stile. Ma che nome è? Bronzo nei 50 stile impallinando Dotto e Vergani. Mica devi chiamarti con un bel nome per vincere.
La Belmonte fa buon viso a cattivo gioco. Bastonata da Simona Quadarella nei 400 e negli 800 sorride e fa la piaciona. A Glasgow.
Cose serie. Si è vista la resurrezione di una 4×200 a 7’11”86 con nomi nuovi. Mancano 4-5 secondi per essere competitivi veramente. Birra ragazzi!
Cose serie 2: primato italiano della 4×100 mista femminile. Senza Bianchi e Pellegrini. Onore a chi c’è ma per me l’Italia vale 3’56”. Se si trova la ranista da 1’05” lanciato, con 59” a dorso e 56” a farfalla si può fare. Birra anche per le ragazze.
Cose serie 3: alcuni primati personali, che spero sia un preludio a un buon Europeo (soprattutto per chi ci va). Vedi Acerenza in ascesa nei 1500, un 400 discreto per Paltrinieri in 3’46” (nettamente primato, di due secondi), la Di Liddo che ci abitua a queste cose poi va alle manifestazioni e si sgonfia, Quadarella nei 400 (con virate da Esordiente B, dove inizia a nuotare ai 4 metri), una Pirovano a medaglia nei 200 misti.
Io faccio sempre il tifo per gli azzurri, ma ragazzi il 2020 è vicino e i tempi vanno fatti quando contano! Birra Tennent’s per tutti!
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