di Mauro Romanenghi

Annaffiatura_Glasgow2018-day1_LauraVergani
Eh sì, si comincia! Dieci giorni di Campionati europei, che non sono i Giochi Europei (che gran confusione!).
Cinque discipline nobili, le più nobili delle Olimpiadi, si consorziano per offrirci un po’ di spettacolo. Io le ho sempre seguite un po’ tutte, fin da bambino. Tranne la ginnastica, che come sapete è uno sport coi voti e io gli sport coi voti, con tutto il rispetto che ho per gli atleti che le praticano, proprio non ce la faccio!
A questi Europei io non ci sono. Ma la mia famiglia, la famiglia di Acquastampata, sì.
Mia moglie è lì. Mi dice che sul suolo scozzese (per carità, non chiamateli britannici!!), si sente a casa.. la gentilezza la succhiano con il latte. Ammesso che gli scozzesi bevano mai latte, avendo a disposizione birre e whisky di qualità superiori a qualsiasi media!!
Mia moglie mi manda foto di negozi di kilt (che non metterò) e abiti da sposa (segnali che non capisco). Naturalmente il tutto avvolti nel clima da mostro di Lochness: non so se mi spiego.
In mancanza del nuoto, guardavo le qualifiche dell’inseguimento a squadre del ciclismo. Pancani e Martinello sono i MecaSacchi del pedale. Li seguo al Tour e al Giro, ma qui stanno dando il meglio di sé.
C’è da dire che nelle gare di ciclismo bisogna passare ore e ore dove non succede mai nulla. Poi ore di trasferimenti… insomma, c’è grande affiatamento fra i due. Martinello ogni tanto si dà all’amarcord ricordando la sua vittoria del 1985 in questa gara ma anche varie sconfitte… insomma ogni tanto si perdono. Parte il quartetto lituano, e Pancaldi lo da con grosso distacco dalle compagini precedenti. Arrivo del quartetto: primi di quattro secondi.
Martinello esalta il grande tempo dei britannici a Rio 2016 come record mondiale sui 4 Km. Salvo, dopo mezz’ora di elogi, affermare che il tempo dei britannici è stato battuto a marzo di quest’anno dall’Australia ai Giochi del Commonwealth. Non tutti hanno il nostro Marco Agosti: ci vorrebbe CIC (Ciclismoincifre!)
Abbandoniamo il ciclismo, e torniamo al nuoto. Come sempre la RAI tempista. La Di Liddo va in gara in batteria nei 100 farfalla. Cosa di meglio se non ritrasmettere le fondamentali dichiarazioni della Raco registrate poco prima?
Piscina che mi descrivono così dalla regia muliebre (tralascio il capitolo WiFi):
“Avete presenti gli stadi inglesi, dove sembra di stare in campo con l’allenatore? Ecco, lo stile è lo stesso. Piscina piccola e raccolta, si vedono benissimo anche tutte le subacquee, è la felicità di ogni allenatore di nuoto, gli amanti dei particolari…Mio marito potrebbe finalmente valutare le subacquee di Adam Peaty in tutto il loro splendore .. per venire incontro alle esigenze di tutti, è stato messo perfino un volontario (molto giovane…) che con l’annaffiatoio riempie le vaschette che gli atleti usano per bagnarsi prima della gara.. vuoi mai che si inginocchino sul bordo vasca!?! Chiaramente nella pausa pranzo la piscina viene ripulita di tutto punto.. li assumerei a casa, i ragazzi che si occupano del ripristino (ci sono già io, N.d.R.!!) Insomma, eccellenza scozzese” (vedi al capitolo birra&whisky).
Ho già capito che qua c’è un flirt con i bevitori scozzesi. Comunque, tutto minimal: siamo in Scozia, dopotutto.
Sono contento di essere qui in tutte le sue varianti è la frase preferita dei debuttanti e di chi in genere non entra in finale. Ma ci sono eccezioni.
Pellegrini: “Non è che non volevo parlare, è che non avevo niente di nuovo da dire, e poi tutti fanno sempre le solite domande mi sono stufata di rispondere”
Caporale: “Non ce l’avrai mica con me!”
Pellegrini: “Noooo”
Caporale: “Beh parliamo dei tuoi trent’anni”
Touchée.
Parentesi uno dal nuoto sincronizzato. Continuo a chiedermi a cosa serva tutta quella serie di gesti che fanno le atlete prima di entrare in acqua. Fin dalla camminata di arrivo. Mi rifiuto di pensare che ti diano dei punti in meno se non lo fai.
Parentesi due dal sincro: il podio più triste. Gli italiani perché si sentono defraudati dalla medaglia. I russi perché sanno di aver sbagliato e non capiscono perché sono primi.
Poi non dite che non capisco gli sport coi voti. L’unica che ride, la spagnola Ferreras. Ah, quattro squadre iscritte. Tristezza.
Fiamme di presentazione: va bene che il clima è rigidino, però attenzione a non infiammare le tute in triacetato. Legge sulla sicurezza al limite.
Ballo pem pem…secondo me c’è altro in ballo: ho paura di scoprirlo. Cusinato con le sue unghie gialle da arpione arraffa l’argento: temo un suo abbraccio. La francese…Saffre ma vince (questa me l’ero preparata dal mattino).
Kolesnikov 24”25…sfida all’ok Corrall per il Glinta nei 50 dorso.
Al mattino mentre la maestà Peaty troneggia, gli altri nerds inglesi si sfidano per il secondo posto. La spunta Wilby in 59”12: per Murdoch, come abdicare dall’argento europeo in 59”14.
Capitolo Kolesnikov. Se l’Italia deve santificare Miressi che in 46”99 porta l’Italia all’argento, la Russia non può prescindere dal ragazzo con la collanina: il suo 47”23 non fa proprio schifo.
Comincia il gioco aperitivo e Luca Sacchi subito pescato a barare. Dopo un inizio veramente grigio cominciano le battutacce. Quindi adesso nel proseguio dei campionati cerchiamo il Clyde per la mascotte Bonnie la foca.
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