Europei di Roma 2022 – Ferragosto pancia mia fatti capanna

Costine al sangue…le vorrà così anche Popovici o preferirà i peperoni grigliati?

di Mauro Romanenghi

Quando scrivo non è più Ferragosto, però parliamo sempre degli eventi del 15.

Insomma lo abbiamo detto, che il periodo è questo, e bisogna prepararsi alle grigliate, ai pranzi in spiaggia o sui prati. Ricordo addirittura a un mondiale che gli americani si facevano il barbecue: chi potrebbe contraddire gli americani, che se va male vincono un terzo degli ori di ogni rassegna iridata? Me lo vedo Lochte con il grembiule da cuoco che salta una bella costata di brontosauro alla Flinstone, prima della semifinale dei 200 misti.
Ovviamente anche io mi sono prodigato per la riuscita della grigliata (vedi foto), e ho pure trovato il tempo per andare in malga a recuperare un pezzo di formaggio per il mio amico, avendoglielo promesso.

Naturalmente alle ore 18 ero pronto per la visione delle finali, dove ormai i nostri appetiti (perché di quello si tratta, fame di successi!!!) ci hanno abituati a piatti succulenti. E anche ieri quattro medaglie, con il totale degli ori che è a un passo dall’obiettivo dieci.
La gara regina sono i 1500 stile, in cui Simona Quadarella, che cerca il terzo tris consecutivo, si è involata da subito. Viktor-Viktoria, la nostra ungherese di fiducia che noi chiamiamo amichevolmente così (anche perché con il cognome finiamo lo spazio per il post), non è riuscita a tenere il passo. E al bronzo va la Caramignoli, che prima di ritirarsi (se mai lo farà) dovrà spiegarci la pronuncia esatta del suo cognome.

Pronuncia che per Popovici è Popovic, ho controllato e anche Google rumeno me la dà così.
Di certo c’è che il nostro conte ha un passo inarrivabile. Ieri ha chiuso l’ultimo cinquanta in 26”01, più veloce di tutti gli altri e di chiunque altro. Niente da fare per gli italiani, con De Tullio che ieri lasciava ben sperare: ma poi la finale si sa non sempre è tutta rose e fiori, anche in questo Europeo stellare.

Anche la Carraro lo sa, ma questo argento per lei vale tanto oro quanto pesa perché nelle altre distanze è stata chiusa dalla concorrenza interna. Qui trova la svizzera Mamie che ha un sussulto e si ricorda del Settecolli di due anni fa dove si infilò fra le azzurre. E anche qui lo fa. D’altronde un po’ d’Italia c’è anche per lei, essendo la Mamie spesso a Torino ad allenarsi.

Ceccon è secondo nei 50 dorso ma primo per distacco nelle interviste post gara, dove inanella una serie di interventi spettacolari, della serie: “Ho preparato l’arrivo…male”.
Aspetto sempre Ceccon alle interviste perché ogni sua perla mi ravviva la giornata!

Insomma il Ferragosto si chiude così, con un pizzico di amaro per la medaglia di legno della staffetta 4×100 stile mista. E’ vero che alla fine un amaro ci sta sempre, ma di certo gli azzurri e soprattutto le azzurre un dolcino magari lo preferivano.