
Calabria Swim Race: Esordienti felici…e vincenti!!!
di Mauro Romanenghi
Rieccoci qua. Numeri sempre più alti, giornate sempre più lunghe, grande fatica ma anche grandi prestazioni. I numeri dicono più di 1400 (millequattrocento) atleti per 87 società: altissimi, da quando qualche anno fa abbiamo sfondato quota mille.
Che siamo in tanti lo sappiamo perché, un paio di anni fa, hanno deciso di montare la tribuna mobile e separarci dal pubblico: decisione oltremodo saggia che andrebbe presa anche a Roma (non certo per motivi di spazio) dico io.
Su quattro giorni di gare ben due volte si é concluso dopo le 20,30 (premiazioni comprese). Non abbiamo raggiunto i record delle 21 e passa di alcuni anni fa, ma il protrarsi degli orari é sotto gli occhi di tutti. Ovviamente ciò riguarda chi partecipa alle ultime specialità (le staffette ostacoli, ad esempio) per cui per molti la fine ritardata non é un grosso dramma. Per le squadre numerose, costrette a muoversi insieme, lo é certo di più. Dalle mie parti si dice “bagai gross, guai gross”.
Si parlava con un allenatore di sparizioni…improvvise. Mi ricordava che l’anno scorso a Roma erano sparite un paio di pinne. Facciamo quindi una foto, a fine giornata, con gli Esordienti. Una nostra allenatrice appoggia la felpa per fare la foto. Si gira, la felpa non c’è più. Cose che capitano.
Come ogni anno, anche se ho molto da fare, mi piace buttare un occhio sui vari protagonisti. Ho notato una grande varietà di nomi fra i vincitori….ma i soliti noti ci sono sempre e la loro messe di vittorie la mettono lì. Quello che ho notato é stato che i record stabiliti sono stati pochissimi anche se di valore enorme. Cose che capitano.
Tra i soliti noti il nome di Simone Locchi non può passare inosservato. Tre record individuali e uno sfiorato in staffetta, ma soprattutto di un livello assoluto: 48”00 a pinne, ma in special modo 1’02”70 a misto ha impressionato ed é a ridosso della topten assoluta alltime.
Spicca anche la totale assenza di record nelle categorie intermedie di Junior e Cadetti. Vero é che la stagione é talmente lunga, e gli obiettivi talmente lontani, che mi aspetto dei valori ben diversi a maggio e luglio. Vedremo. Intanto ho notato che una squadra come il Nichelino é arrivata in queste categorie a ranghi ridotti ma con le idee ben chiare. Soprattutto Elisa Dibellonia, tre titoli e tanti saluti.
Il bravo allenatore sa far fronte alla difficoltà. Quando la difficoltà é che siete in 100 persone (avete letto bene, #centopersone) muoversi, spostarsi, arrivare, sistemarsi non é facile. Non ho perso nessuno, é già una vittoria.
Naturalmente non si é esenti da errori. Così, ho scordato di cambiare un nome nella staffetta mista iscritta in precedenza. Dopo diverse convocazioni del giudice arbitro arriva anche quella in cui mi si intima di far partire il nome iscritto e non quello che si é presentato. Giusto, chi sbaglia paga. Cose che capitano.
Facciamo però ammenda su alcune questioni. Il gestionale é un mezzo utilissimo. Allora perché dobbiamo iscrivere le staffette dieci giorni prima, con tutti i nomi, senza tempo, e poi sprecare degli inutili fogliettini minuscoli che tra parentesi possono anche venire persi tra segreteria e giuria per rifare tutto da capo? A questo punto metteteci un bel PC dove possiamo fare tutti i cambi che vogliamo fino a mezz’ora prima. Gli alberi e i coach ringraziano.
L’apnea del super…utile o moda crescente?
Stiamo parlando di apnee del terzo cinquanta con torpedo. Utile secondo me. Ho visto da chi la sa fare dei bei recuperi. Certo consuma energie e va usata con intelligenza. Barbati la ha mostrata oramai tempo fa e ora io credo che non se ne farà a meno. Migliore interprete vista agli Italiani Lucrezia Fabretti, d’altronde se non ne sa qualcosa lei.
Torniamo a parlare di squadre. Poiché non posso citare tutti, dico le tre diciamo novità che poi tanto novità non sono ma i cui miglioramenti stanno balzando ai miei occhi.
Calabria Swim Race del notissimo Vanni Celano coadiuvato da Germana Critelli. Vincono gli Esordienti a mani basse, qualche buona individualità e un Caserta in discreta forma.
Padovanuoto, presente in ogni classifica con tante prestazioni fra i primi e anche qualche titolo italiano.
E la Virtus Buonconvento, che oramai assorbita l’Interamnia si affaccia nelle zone alte delle classifiche.
Mi chiedo perché…quando stai andando veloce esci dall’apnea del torpedo. Ma non riesco a darmi una risposta. Neanche la mia atleta riesce. Cose che capitano.
La famiglia Pasquino torna a casa da questi campionati con cinque ori quindi nelle statistiche familiari é la più vittoriosa. Il derby lo vince Francesca (categoria Cadette) con tre titoli contro Valentina (categoria Juniores) due titoli. Curiosamente, dei cinque titoli nessuno é stato conquistato nella stessa specialità. Cose che capitano.
Parlando di record, non possiamo che inchinarci al record di Francesca Cristetti, prima donna in Italia a sfondare il muro del 1’10” e detentrice del nuovo record europeo. Un trasporto fantastico.
Parliamo di superlifesaver. La mia atleta non aggancia. Sono quasi otto anni che facciamo super. Abbiamo sempre agganciato, bene o male. Dopo dieci tentativi, mi guarda, io la guardo, aggancia e torna. Cose che capitano.
Arriva da me arrabbiata come mai l’ho vista dicendo che il torpedo era al limite, che anche altre si sono lamentate con gli addetti e la risposta é stata : “se qualcosa fosse sbagliato, ce ne saremmo accorti”.
Visto che io ho sbagliato e non me ne sono accorto, visto che mi hanno perso un cartellino di una staffetta che poi ha vinto e non se ne sono accorti, forse non sempre ci si accorge delle cose e una controllata si può dare. E comunque rispondere più educatamente agli atleti.
Ora un’ultima domanda: ho parlato con varie squadre che vogliono fare i Mondiali: visto lo strepitoso successo della partecipazione di squadre italiane agli Europei, qualcosa cambierà? Io non credo, ma forse una riflessione poteva essere fatta, per le squadre italiane.
Per il resto, va tutto benissimo. Cose che capitano.
Credit Foto: Facebook Germana Critelli
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