di Mauro Romanenghi

Detti-DeTullio-Acerenza/Assoluti2019-Laura Vergani
Riccione si sa è una ridente località marina, dove per undici mesi all’anno c’è abbastanza mortorio poi si scatena l’inferno estivo: i locali sfoderano i loro migliori sorrisi (che in realtà sfoderano anche nel resto dell’anno, ma nessuno lo sa) e la gente si spacca di discoteca, sole e mare (peraltro non bellissimo, ma insomma si fa quel che si può). Poi ci sono alcuni periodi, rari, in cui la bolgia si trasferisce negli impianti sportivi natatori all’interno della cittadina. Impianti che ora stanno ospitando gli assoluti di nuoto, e qui arriva mia moglie. La quale vi è giunta domenica sera, un po’ per giocare d’anticipo, un po’ per farsi un giorno di mare (e mangiare pesciolini fritti, credo). Ma torniamo a bomba alla spiaggia. Qui vanno per la maggiore i gabbiani. Uccelli predatori, ma spesso anche spazzini e opportunisti. Che in gergo positivo, significa che sanno cogliere le opportunità. Parenti stretti dei gabbiani sono gli albatros, che però navigano nell’Atlantico e sono molto, molto più grossi.
Tipico uccello invece sinonimo di dabbenaggine è il fagiano. Intanto perché preda dei cacciatori, destinato quindi a farsi impallinare. Poi si usa spesso da noi l’espressione “sei un fagiano” per indicare un tizio non particolarmente intelligente. Non è proprio offensivo ma insomma neanche un complimentone.
Leggo oggi il paragone tra Federico Burdisso e l’albatros. Ora tanto per cominciare l’albatros è un soprannome già assegnato, per cui non confondiamoci; per chi volesse ulteriori notizie, basta leggere qui https://it.wikipedia.org/wiki/Michael_Gro%C3%9F_(nuotatore)
Non volendo apparire offensivo, poiché c’è in giro questo nuovo modo di dire del passaggio a fagiano (che come avete capito dalla definizione di fagiano non è un complimento), non possiamo dire come fa la stampa specializzata che Burdisso si è trasformato da fagiano in albatros: anche perché insomma le dimensioni non sono proprio le stesse. Diciamo che per adesso da pulcino si sta trasformando in un gabbiano. Avremo una ulteriore mutazione? Ai posteri l’ardua sentenza.
Thomas Ceccon è già più simile all’albatros. Ma anche per lui la mutazione passa attraverso un miglioramento. Diciamo che le ali le ha, deve smettere le piume e trovare le penne.
Detto questo, abbiamo deciso – meglio: ha deciso mia moglie, la quale quando si mette in testa una cosa non la ferma nessuno – di intervistare insieme Ceccon e Burdisso. Di mettere insomma insieme due diverse specie di millennial birds. Il risultato non ve lo anticipo se volete sentirli dovete per forza ascoltare il nostro podcast.
Parliamo di numeri. Sette tempi limite per i mondiali conseguiti, cinque pass per eurojunior o mondiali junior. Tra di essi il più impressionante dopo il record di Burdisso è il record dei 100 rana della Pilato: 1’08”88 e primi venti in Italia. Curioso di vederla nei 100 in cui è bronzo uscente, ricordiamo.
Entra nella top ten zitto zitto dei 200 farfalla il buon Razzetti, nonostante il quarto posto.
Poi c’è una diatriba. Detti primo o secondo tempo mondiale dei 400? Insomma che la stampa specializzata si metta d’accordo. Io comunque dopo il mattino in cui sia lui che Acerenza hanno passeggiato senza usare le gambe ho profetizzato un 400 in almeno 3’44”. Per una volta il vostro scriba ci ha azzeccato.
Sempre parlando di numeri passa al settimo di sempre De Tullio.
Quadarella invece secondo la stampa specializzata ottiene il pass in scioltezza. Tanto sciolta non mi sembrava, ieri. Adesso vedremo i 1500 stile libero.
Incazzatissima invece la Cusinato ai microfoni della Caporalona nazionale, per il pass mancato. Fino ai 300 poi neanche male. Ma la chiusura da esordiente in 1’05” la vedo durissima Ilaria: non abbatterti così.
Certo che ieri il Moro ne aveva ben donde. Quattro atleti nei primi cinque dei 400, la prima dei 400 misti e la seconda degli 800. Avercene.
Nuove specie di millennial, espressioni di nuovo conio sentite in giro: inorgoglirsi diventa inorgogliosirsi, e poi abbiamo l’apoteotica vittoria di Detti. L’accademia della crusca si é già attivata per sdoganare le nuove espressioni.
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