Spigoli olimpici 4 – Gli è tutto sbagliato!!!

Siete soddisfatti adesso o serve altro?

di Mauro Romanenghi

Oggi abbiamo un Carl Lewis in formato Gino Bartali. Commentando la 4×100 americana fuori dalla finale olimpica ha praticamente stroncato tutta la formazione, con atleti messi nei posti sbagliati, cambi sbagliati, corsa sbagliata. Insomma, non è andato nulla. Probabilmente fosse ancora vivo Ginettaccio, una bella strigliata la darebbe a quei bellimbusti della 4×100. Da notare che sarebbero quelli che avrebbero dovuto dare una lezione all’Italia dopo la magra dei 100 piani e le accuse della stampa che forse, adesso, dovrà rimangiarsi vista la pessima figura. Gli è tutto sbagliato, Gino.

Errore pauroso anche di un quotidiano sportivo che spalando una bella vanga di escrementi su Bolt lo indica come colui che accusa Jacobs di mettere scarpette che migliorano le prestazioni. E niente, anche la stampa italiana non perde occasione di fare brutta figura. Bolt parla sì di queste scarpette, ma in un’intervista del 20 luglio o giù di lì. E se fosse un po’ attento, il bravo giornalista vedrebbe che queste scarpette le hanno un po’ tutti. Sempre che abbia sbagliato…per un clic si fa questo e altro. Gino, Gino…

Ah che bella la foto di Vezzali con la 4×100 mista uomini. Dove eri Vezzali in questi mesi in cui non arrivavano i sussidi, in cui le piscine erano chiuse, in cui molte non riapriranno, in cui bisognerà prendere enormi soluzioni per lo sport italiano perché Parigi è qui dietro l’angolo. E le piscine, senza soldi, non le terranno più aperte per molto dovesse capitare un altro problema. Cara Valentina, ti vediamo troppo a fare foto con i vincitori e poco a trovare soluzioni. Aspettando smentite, tuo carissimo Gino.

Marcia italiana in paradiso. Antonella Palmisano e Massimo Stano riportano la specialità azzurra nell’Olimpo…mi aspetto adesso la caccia alle streghe della WADA, che come organismo stimo quanto le ortiche nel mio giardino quando ci giro a piedi nudi. Figuraccia con Schwazer, ma guai ad ammetterlo perché noi siamo perfetti. Poiché non trovano proprio tutti ma solo chi vogliono, perfetti non direi: e neanche bravi a chiedere scusa. Gino, aiutaci tu.

La FIN non trova stavolta le medaglie da pallanuoto e tuffi, sono fondo e nuoto il serbatoio azzurro. Tocca pedalare, alla pallanuoto maschile, perché qua l’Olimpiade è proprio amara.

La medaglia suprema è comunque per gli astronauti della stazione spaziale che fanno il sincro orbitale. Diciamo un po’ fuori assetto il componente giapponese, per il resto direi un 7,5 lo meritano tutti. Cercate il video, è…spaziale!!!

Incredibili i giapponesi che smontano il campo gara del basket 3×3 e montano quello di arrampicata tipo Lego. E che dire del pentathlon moderno, il campo di tutte le specialità fatto dentro il vecchio stadio di Tokyo!!! E’ vero che noi italiani siamo capaci, se vogliamo, di qualunque cosa: ma visto che ci mettiamo due anni a cambiare i guard rail dell’autostrada adriatica, forse qualcosa dovremmo imparare.

Se lo sport italiano di squadra non ride, la Francia ci insegna come si può vincere gli ultimi giorni: in finale pallamano maschile e femminile, basket maschile, pallavolo maschile. In semifinale basket femminile. Ragazzi, andate a giocare a pallamano!!!

E finiamo con la distruzione dei detrattori da tastiera. I 60 milioni di allenatori olimpici, nel senso che compaiono solo durante le Olimpiadi, vengono smentiti ogni giorno.
Poche medaglie, dicevano. Pochi ori, dopo la prima settimana. La scherma delude (cinque medaglie), il nuoto senza ori (le due punte malate con tre medaglie all’attivo, mai successo), l’atletica farà cagare (cinque ori e secondo posto nel medagliere di specialità). Parlando del nulla si arriva a quasi 40 medaglie a un giorno dalla fine, 10 ori e la top ten quasi certa. Magari verremo superati dall’Olanda, e ce ne faremo una ragione. La metà di questi milioni, invece di giocare al Fantacalcio dove conta solo la fortuna la quale loro credono abbia fatto arrivare questi risultati, dovrebbe pensare che è ora di portare i bambini a fare sport. Non tutti saranno Tita-Banti, Palmisano, o chi per loro. Ma avranno in testa che non è come chiedere un cellulare e pagare 200 euro per averlo, l’oro olimpico. Ma come tante altre cose va conquistato, e a volte pensa un po’ bisogna anche sudare. Gino, la strada è anche in salita, vero?

Gino, lo facciamo sto sondaggio per vedere quanti sono gli Zhang e i Wang nella nazionale cinese? Come dici? Chi se ne frega? Hai ragione, è tutto sbagliato!