Criteria2019. Tempi e classifiche confermate. Parte femminile

di Mauro Romanenghi

INSport-RaneRosse-Criteria2019F/Vagaggini Emanuele

INSport-RaneRosse-Criteria2019F/Vagaggini Emanuele

Rieccoli! Ogni anno sempre qui a Riccione, ogni anno sempre un migliaio di ragazze e ragazzi, ogni anno la festa dei Criteria. Inutile che vi annoi con le solite storie di risultati, podi record, classifiche alltime e stagionali. Quelle le sapete meglio di me. Poi adesso ci sono un milione di siti in cui trovare i tempi limite, i personal best, e anche tutte le cose più intelligenti sul nuoto che addirittura previene la carie (forse questo non lo fa).

Io è molto tempo che non vado ai Criteria, ho preso altre strade ma secondo me la dimensione festa bisogna riprenderla. Troppa serietà, troppa tensione. Troppi piccoli campioni. Che infatti ai Criteria, essendo Criteria, non ci sono.

Ma non è che non dobbiamo parlare degli atleti, nella fattispecie delle atlete. Perché le protagoniste dei Criteria, anche se non sono campioni sono sempre loro.

Che vincono, perdono, migliorano, peggiorano, si schiantano in virata a delfino anche se son fra le 30 migliori della loro categoria, piangono se vincono, piangono se perdono, insomma piangono spesso.

Piange Benedetta Pilato, anno 2005, dopo aver fatto il record della manifestazione. Fisico notevole, talento sicuro visto che ha già medaglie assolute al collo (pure in lunga). E un bel 1’07”72 miglior tempo assoluto dei Criteria 2019 nei 100 rana. Così giusto per fare un’analisi tecnica: sette bracciate la prima vasca, dieci la seconda e la terza, tredici la quarta: per fare vedere che alle gare ci sto attento, mica coltivo asparagi durante le competizioni.

Che comunque gli asparagi essendo a marzo sta arrivando il periodo e sono buonissimi. Con le uova, soprattutto.

Per coltivare gli asparagi ci vogliono delle ottime braccia. Beh non mancano di certo a Giulia Salin, che di spalle e bicipiti ne ha da vendere. Soprattutto per fare 400 e 800 stile, gli asparagi meglio lasciarli agli altri.

Lo so, parlo sempre di cibo. Ma l’appetito vien mangiando, e per gli atleti vincendo. Così parliamo di Giulia D’Innocenzo, classe 2002. Comincia con i 50 dorso, entrando nella top ten italiana. Poi non le basta e allora entra nelle prime cinque con i 100 dorso. A mezzo secondo dal primato assoluto. Poi vince i 100 farfalla, poi nella migliore tradizione delle dorsiste moderne si cimenta anche nei 200 stile (con discreti risultati). Infine infila il poker nei 200 dorso.

A proposito di Giulia, le apnee migliori del campionato, tutte più di metà vasca. Avercene.

La Giulia nazionale mette in ombra molte altre 2002 interessanti, che qui si stanno distinguendo. E che sicuramente vedremo a Riccione, ad aprile. La Cenci che ha primeggiato nei 100 e 200 stile (vedi discorso sulle dorsiste), la Asprissi, Cocconcelli, Masciopinto… chi altre? Sicuro qualcuna me la dimentico.

Stesso discorso per la categoria Juniores dove tra l’altro ci sono state diverse atlete favorite che hanno peggiorato. Non riesco mai a capire se stanno puntando agli Assoluti dove avverranno le selezioni per le gare internazionali o se invece hanno ciccato la gara. O entrambi. Naturalmente mi attendo grandi duelli agli Assoluti. Ai posteri l’ardua sentenza.

Non che sia fondamentale ma almeno per far vedere che le gare le vedo in streaming, noto con piacere il ritorno di Veronica Montanari, un discreto 200 dorso. Ma che ci sta a fare ad Ancona che è di Como?

Ci sono quelle atlete che tu le vedi gareggiare e dici adesso le aspetto e vediamo che altre gare faranno. Per capire se è un fuoco di paglia, se invece è in forma, se sta sbocciando qualche atleta interessante. In questo campionato cerco la Sartori. Intanto perché quando nuota a delfino ha questo ondeggiamento stranissimo, che mi fa venire in mente un po’ i serpenti di mare.
Poi i tempi non sono malvagi per niente: due primati della manifestazione e quattro ori.

A proposito di Sartori, la sua squadra è la squadra in cui milita Ceccon, la Leosport. E di ragazzine ne ha schierate diverse. Intanto ha pure vinto la 4×200 e la mista Ragazze, e poi si è distinta in altre categorie come la 4×100 stile Junior. Insomma, se son rose fioriranno, visto che siamo in tema di primavera incombente. E le rose sono meglio degli asparagi, anche se non si mangiano.

Un po’ di colore: intanto ogni due per tre ci sono avvisi di spostare auto, furgoni, pullmini. Ma che è ‘sta folla che parcheggia in divieto? Forse bisognerebbe mettere le multe come nel Gestionale. Difatti la minaccia delle multe ha azzerato le corsie vuote. Grande cosa, di cui io mi sono subito accorto. Tocca l’italiano nel portafoglio, ti romperà le scatole ma ti ubbidirà sempre.

Sempre parlando di atlete che mi hanno colpito, magari fra le più giovani, ho visto questa Gorlier, 2005. Già in acqua sembra un gigante, fuori ancora di più. Vedremo, intanto il nome ve l’ho fatto. Ha vinto i 200 misti e le gare del dorso, quindi nuotare sa nuotare.

Continuiamo con le note di colore. Tornano le sorelle Cesarano e fanno doppietta nei 400 stile anno 2003: ovviamente sono gemelle (a meno che non siano riusciti nell’impresa improbabile ma non impossibile di generare due sorelle uguali a 12 mesi di distanza). Ma nuotano in maniera completamente diversa. Non c’è da stupirsi. Anche nella mia squadra ce ne sono: e anche loro nuotano in maniera completamente diversa. Naturalmente essendo gemelle, come ha notato un genitore della mia squadra, sono uguali.

E’ vero che i record sono fatti per essere battuti, ma la Polieri maledirà questa edizione. Dei dodici record battuti quattro erano suoi.

Nota di colore tre. L’emozione del debutto. Duecento dorso, batteria imprecisata, anno imprecisato. Al segnale di “a posto” la corsia sette parte e va. Dai non te la prendere, andrà meglio la prossima volta. Siamo tutti con te, corsia sette!

Quando guardo le competizioni, a me più dei super record piace lo spalla a spalla. Per me la lotta è il condimento della vittoria. Molte gare si sono risolte così. Ma la gara esemplificativa della mia preferenza sono i 100 dorso anno 2004. Ai 100 metri virano a pari merito Gaetani e Fontana, protagoniste dei campionati, in 29”59. Ai 100 metri toccano pari Gaetani e Fontana,  protagoniste di questi campionati, in 1’00”09. Non ricordo sia mai avvenuto.

Il duello si ripresenta nei 200, naturalmente sono in prima fila. La Fontana sembra andarsene ai 150, ma non è così. Alla fine ben sei centesimi le separano. La Fontana fa poker, come Sartori e D’Innocenzo. Se posso dire, apnee da rivedere per entrambe.

Sofia Morini ci ha provato fino alla fine. Poi c’è riuscita. All’ultima gara Morini Sofia ce la fa e mette il record dei campionati. E brava Sofia.

Nella categoria Ragazze a fare poker ci hanno provato in due. La Gorlier non riesce per pochi decimi, la Senatore ce la fa. 50 e 100 stile, 200 e 400 misti. Coppie inconsuete. Non tutte le uova si rompono nel modo giusto, per fare dei buoni asparagi.

Nota di colore quattro. “Alcatraz” è la matricola vincente: due detenute e la guardia giurata. Però ragazzi non è politically correct far vedere l’occhio nero alle due detenute. In compenso la guardia in stile “Village people” non è niente male.

Sempre per il piacere dei duelli. Nei 200 stile libero, la Sartori in corsia centrale alla 4 vede la 0 e la 9 con Pesenti e Lamberti al duello. La spunta la Pesenti. Roba da torcicollo.

Menzione come sempre per Luca Rasi: una macchina da guerra, classifiche, concorsi del cartellino perduto, una battuta d’arresto sui tempi alltime nella prima giornata ma poi via come un Terminator degli speaker, neanche fosse Piatek. Riesce pure a far piangere la sorella di Manuel Bortuzzo, roba che oramai non ce la fa più neanche la Caporale. Tutto questo lo lascio ai siti specializzati, però.

Tempi e classifiche confermate. Passiamo al comparto maschile.