
di Mauro Romanenghi
Parlavo qui dei parametri di qualificazione dei World Games nel salvamento, in realtà più complessi di come li avevo fatti. Sono appena uscite le nominations, perché alla fine quelle sono! Anzi più che nominations, sono le carte nominali dei Giochi Mondiali – non ho capito perché le Olimpiadi le chiamiamo in italiano e i World Games no. Che poi World Games mi ricorda tanto quel titolo del film anni 80 con Matthew Broderick, War Games: se potete, rivedetelo.
Insomma i nomi italiani sono quelli che avevamo fatto nell’articolo, con qualche aggiunta perché mi hanno giustamente informato che gli inviti potevano essere fatti a chi era nella graduatoria al di fuori delle staffette sì, ma che i componenti delle squadre qualificate che potete vedere qui e sono in numero di cinque per nazione non possono gareggiare tutti nelle gare individuali. Per poterlo fare, devono essere nelle migliori otto prestazioni mondiali (e ci sta) ma soprattutto nelle migliori due nazionali. Insomma l’UCAS (vedi articolo citato) ci ha messo proprio del suo.
Devo dire che ci avevo azzeccato: tra chi ho dimenticato, Andrea Vivalda nelle pinne, Nardozzi negli ostacoli e Anna Pirovano, che è la più forte ostacolista dopo Giulia Vetrano (che immagino abbia rinunciato, viste le manifestazioni di nuoto presenti in quel periodo).
E per fortuna che il salvamento ha poche manifestazioni. Vi risparmio i criteri di qualificazioni nazionali per fare i Mondiali di salvamento, che quest’anno sono a Riccione (dovevano essere nel 2020, se ricordate). Vi dico solo che qui si è deciso di non fare il Mondiale per Club, ma si è inventata questa partecipazione a titolo personale per varie categorie, dagli Under qualcosa ai Master. Personalmente non mi piace questa cosa, ma capisco il momento non semplice. Allora perché far spostare le persone, tra l’altro in un paese in cui cambiamo le regole ogni due mesi, per venire a titolo personale quando già venire con la squadra era un costo non indifferente? Osserveremo gli sviluppi.
Invece con mia moglie, che ha sempre uno sguardo critico da profana, guardavo un po’ sul serio un po’ sul faceto i criteri di qualificazione per le manifestazioni estive di nuoto. Manifestazioni, che come ricordavo sopra, sono numerose, e da sole potrebbero fare il libretto FIN dei regolamenti, quest’anno.
Fino ai Mondiali, ce la giochiamo facile, bisogna fare agli Assoluti di aprile il tempo. Bisogna farlo in finale? Non lo dice. Se qualcuno lo fa in batteria prima e poi tre lo fanno in finale, chi va? Chi lo sa. Per la staffetta bisogna fare la finale A. Poi il tempo è poco, quindi tutto a posto, ragazzi. Per i Mediterranei, agile anche lì: arrivi primo ad aprile ci vai. E via con la seconda manifestazione…ma comunque i Mondiali sono andati.
Però poi ci sono gli Europei, che sono a Roma, quindi bisogna ben figurare, si gioca in casa e devono andare forti tutti!!!
Tutti chi?
Coloro che hanno partecipato ai Mondiali (il neretto è d’obbligo).
Coloro che hanno vinto il Sette Colli che quest’anno vale Italiano Assoluto estivo (ne sentivamo giusto la mancanza…non bastava dire chi vince il Settecolli?).
Chi fa il tempo limite: dove? Non si sa.
In staffetta, coloro che hanno ottenuto il tempo limite individuale o di staffetta per i Mondiali (bella forza, se hai fatto il tempo di sicuro hai fatto anche la staffetta).
In staffetta coloro che hanno fatto un bel tempo ai Mondiali (idem come sopra, se ho Dressel ai Mondiali non è che ai Panamericani lo lascio a casa, a meno che non me ne freghi zero).
Quindi se uno ad aprile vince gli Assoluti, ma non fa il tempo dei Mondiali anche di poco e non va in staffetta, allora deve rivincere in estate?
Se uno fa il tempo dei Mondiali individuali ma è il terzo e non ci va cioè non partecipa, deve rivincere o fare il tempo in estate o vale quello che ha fatto ad aprile?
Chi lo sa. Ma siamo convinti – e la nostra redazione ci supporrta – che potendo schierare quattro atleti e non dovendo neanche far fare un gran viaggio (un biglietto del treno te lo puoi anche pagare, alla fine) diciamo che anche se un po’ arzigogolato il criterio di selezione permetterà di schierare un po’ tutti. Fatta la legge trovato l’inganno, direbbe l’UCAS.
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